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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
23.04.2013 Quando due aggettivi di David Grossman sono inopportuni
cronaca di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 23 aprile 2013
Pagina: 21
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Israele, il liceo censura Grossman. E lo studente si ribella»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/04/2013, a pag. 21, l'articolo di Davide Frattini dal titolo " Israele, il liceo censura Grossman. E lo studente si ribella ".


Davide Frattini        David Grossman

Pubblichiamo la cronaca di Davide Frattini, ennesima dimostrazione di come in Israele tutto sia reso evidente, anche la polemica due due aggettivi tolti da un testo di Grossman.
La spiegazione del preside della scuola ("
È un momento in cui tutta la nazione cerca di evidenziare quello che ci unisce") ci sembra espressione di buon senso, cosa che non si può dire di chi ha definito 'censura' l'accaduto.
Ecco il pezzo:

GERUSALEMME — Il liceo Ironi Aleph è stato fondato in mezzo alla baldoria colorata del quartiere Shenkin, artisti e vita bohémienne che debordano dagli anni Settanta tra i grattacieli di Tel Aviv. I ragazzi studiano danza, musica, cinema, teatro e imparano a stare sul palcoscenico, anche quello della vita. Così uno studente si è rifiutato di leggere il discorso scelto per la giornata che commemora i caduti delle guerre israeliane, settimana scorsa, perché i professori hanno censurato alcune frasi.
Le parole sono quelle addolorate e furiose pronunciate da David Grossman il 4 novembre del 2006 alla manifestazione per ricordare l'assassinio di Yitzhak Rabin: esprimono la sofferenza collettiva a undici anni dalla morte del premier laburista e quella personale dello scrittore a tre mesi dall'uccisione del figlio soldato Uri, vittima delle ultime sessanta ore del conflitto con l'Hezbollah libanese.
Il ragazzo non ha voluto parlarne con il quotidiano Haaretz — che ha rivelato il caso — e ha raccontato i dettagli sulla sua pagina Facebook. Spiega di aver protestato con gli insegnanti, quando si è reso conto che due passaggi erano stati ritoccati. Da «La morte di giovani è uno spreco terribile, lancinante. Ma non meno terribile è che Israele sprechi in modo criminale non solo le vite dei suoi figli ma anche il miracolo di cui è stato protagonista, l'opportunità grande e rara offertagli dalla storia, quella di creare uno stato illuminato, civile, democratico, governato da valori ebraici e universali» è stato eliminato il termine «criminale». E da «Ogni persona di buon senso in Israele — e aggiungo, anche in Palestina — sa esattamente quale sarà, a grandi linee, la soluzione del conflitto tra i due popoli» è stato tolto «Palestina».
Incerto su come comportarsi con la scuola, ha contattato Grossman e gli ha chiesto che cosa avrebbe fatto al suo posto. «Il romanziere ha rigirato la domanda a me — scrive lo studente — e mi ha detto che era contrario alla censura delle sue parole. Gli ho annunciato che allora non avrei letto il discorso ed è stato lui a suggerirmi di spiegare su Facebook la decisione ai miei compagni. La revisione del testo colpisce la libertà di parola di Grossman e mi rattrista ancora di più che questa censura arrivi dagli educatori». Lo studente (che è stato sostituito alla cerimonia) riconosce l'importanza di aver scelto proprio quello scritto, molto critico verso i governi e i politici: «Un messaggio di pace nel giorno dei caduti».
Il liceo Ironi Aleph è considerato progressista e fino a due anni fa il preside è stato Ram Cohen, ammonito più volte dal ministero dell'Istruzione per i suoi interventi contro l'occupazione israeliana della Cisgiordania. Gli insegnanti spiegano che le parole sono state cancellate per non urtare la sensibilità di alcuni genitori invitati alla cerimonia: «È un momento in cui tutta la nazione cerca di evidenziare quello che ci unisce».
Dopo la morte del figlio, lo scrittore David ha affrontato quel «gigante cieco» che ormai considera Israele. Con i discorsi e i commenti per i giornali, con i gesti pubblici come la scelta di non stringere la mano all'allora premier Ehud Olmert, che aveva ordinato l'operazione in Libano.

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