domenica 20 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
21.04.2013 Leggere l'Insurrezione del Ghetto di Varsavia
Alcuni titoli scelti da Daria Gorodisky

Testata: Corriere della Sera
Data: 21 aprile 2013
Pagina: 13
Autore: Daria Gorodisky
Titolo: «Varsavia '43, il cianuro è un tesoro»

Su LETTURA/CORRIERE della SERA di oggi, 21/04/2013, con il titolo " Varsavia '43, il cianuro è un tesoro "Daria Gorodisky commenta alcuni libri sulla Rivolta del Ghetto di Varsavia

Esattamente 70 anni fa, il 19 aprile 1943, iniziava l'insurrezione del ghetto di Varsavia. Quasi un mese di eroica lotta contro i nazisti. Un simbolo, storico e umano, che ora Varsavia celebra con quattro settimane di eventi. Tra l'altro, domenica scorsa è stato presentato il Museo della storia degli ebrei polacchi: aprirà al pubblico soltanto nel 2014, ma dopo anni di incertezze e polemiche, è un segnale. Per quanto se ne sia letto e studiato, è come se la mente rifiutasse di trattenere quei file, ogni volta che si accede alla testimonianza sulla persecuzione nazista si è colpiti da un nuovo choc. Succede anche con Il ghetto di Varsavia lotta di Marek Edelman (da poco in italiano per Giuntina). Edelman è stato, poco più che ventenne, uno dei capi della rivolta, uno dei pochissimi sopravvissuti quando il ghetto è stato raso al suolo dai tedeschi e uno dei primi a cercare di far conoscere l'indescrivibile. Il vocabolario non fornisce strumenti sufficienti, così sceglie una cronaca secca, scientifica, simile a quella di un medico che annota l'evoluzione di una malattia incurabile. E tanto basta. Il terrore e le condizioni di vita nel ghetto della capitale polacca sono insopportabili e le notizie che arrivano da fuori lasciano senza speranza: nel '42 il cianuro diventa «il tesoro più prezioso» in quanto unico atto di amore verso se stessi e i propri cari. Nel gennaio '43 risulta chiaro che l'ultima possibilità è reagire con le armi. Ricorda Hillel Seidman nel suo The Warsaw Ghetto Diaries (testo fondamentale, purtroppo reperibile soltanto in inglese da Targum Press) che persino l'illustre Rav Menachem Ziemba, sempre preso solo dallo studio della Torah, sentenziò: «Oggi l'unico modo di santificare il Signore è la resistenza armata». Iniziano le prime operazioni. Poi le ultime tre settimane di vera guerra: disperata, la morte come ultima dignità. Il poeta Yitzhak Katzenelson, lasciata Varsavia e deportato ad Auschwitz, ha descritto la tragedia nel suo lungo Canto del popolo ebraico massacrato. E sono versi di dolore, ma anche di accusa e di onore: «O sciocco goy, hai sparato all'ebreo ma la pallottola ha colpito anche te! E ora chi ti aiuterà a costruire le tue nazioni? Chi ti darà tanto cuore e tanta anima?».

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT