RIportiamo dalla STAMPA di oggi, 17/04/2013, a pag. 16, l'articolo di Alessandro Alviani dal titolo "Polonia choc, il 40% dei liceali non vorrebbe ebrei in classe".
Alla vigilia del settantesimo anniversario della rivolta del ghetto di Varsavia, l’insurrezione ebraica contro le deportazioni nel campo di sterminio di Treblinka scoppiata il 19 aprile 1943 e brutalmente repressa dai nazisti, un sondaggio rivela che tra i giovani della capitale polacca l’antisemitismo è oggi molto più radicato di quanto si possa pensare.
Il 40,1% dei 1.250 ragazzi interpellati, di età compresa tra 17 e 18 anni, non vorrebbe avere dei compagni di classe ebrei, il 60% preferirebbe non avere un partner ebreo e il 44% non sarebbe contento di trovarsi un vicino di casa ebreo, rivela l’indagine, commissionata dalla Comunità ebraica della capitale polacca e condotta dall’istituto Homo Homini.
Non solo, sebbene il 68% conosca la data della rivolta, il 23% ritiene erroneamente che essa si concluse con un successo degli insorti. Il 54,6% dei giovani intervistati pensa poi che l’aiuto fornito dai polacchi agli ebrei affinché potessero scampare alle deportazioni fu «sufficiente», mentre il 4,9% è di opinione contraria e l’11,2% lo giudica addirittura «eccessivo».
Il sondaggio, al quale hanno partecipato solo venti dei cento istituti superiori contattati, ha destato inevitabilmente allarme.
«Purtroppo siamo di fronte a percentuali molto alte, a confronto con gli studi nazionali di questo tipo Varsavia si presenta molto male», ha commentato sulla «Gazeta Wyborcza» Michal Bilewicz, ricercatore presso il centro di studi sulla discriminazione.
I risultati del sondaggio ci aiuteranno a preparare attività educative e sociale, che si dimostrano ancora più necessarie di quanto supponessimo, ha spiegato Joanna Korzeniewska, esponente della comunità ebraica di Varsavia.
Nel 2010 una ricerca simile condotta in Germania dall’Istituto di ricerca criminologica della Bassa Sassonia rivelò che nella lista dei vicini preferiti dai giovani tedeschi l’ultimo posto spetta ai turchi, che si piazzano dietro svedesi, italiani, africani, ebrei ed europei dell’Est: appena il 9,2% dei giovani tedeschi giudica positivamente l’idea di avere vicini turchi, mentre il 38% preferirebbe non averne.
Per inviare la propria opinione alla Stampa, cliccare sull'e-mail sottostante