Riprendiamo da IC di ieri l'articolo di Antonio Carioti sul Corriere della Sera, segue il commento di Gabriele Nissim:
Sul CORRIERE della SERA del 13/04/2013, a pag.59, con il titolo "Prefazione soppressa. 'Offendeva Pio XII' ", Antonio Carioti scrive come la prefazione di Gabriele Nissim al libro di Vaclav Havel "Il potere dei senza potere" sia stata censurata da Comunione e Liberazione. Evidentemente la figura di Pio XII continua ad imbarazzare la Chiesa, fino al punto da aver paura di una frase, tutto sommato, nemmeno tanto critica nel confronti di quello che verrà ricordato come il "papa del silenzio".
Pio XII Gabriele Nissim
Pio XII divide ancora ebrei e cattolici, fino a causare vicende sgradevoli. Gabriele Nissim non usa mezzi termini: «Sono stato censurato». In effetti la prefazione che ha scritto per la riedizione del libro di Václav Havel Il potere dei senza potere non apparirà nel volume d'imminente uscita. A ripubblicare il saggio del coraggioso dissidente e poi presidente ceco, scomparso nel 2011, sono le case editrici La casa di Matriona e Itaca, vicine all'area culturale di Comunione e liberazione, che hanno arricchito il volume con altri scritti, alcuni inediti in italiano. Per la prefazione avevano scelto Nissim, studioso ebreo impegnato da anni nel rendere onore ai Giusti che si opposero ai genocidi e ai regimi totalitari. Ma il testo non è piaciuto ed è stato scartato proprio per un riferimento a Pacelli. Nissim, citando una lettera di Havel sul valore che le testimonianze etiche conservano anche nelle situazioni più disperate, riportava e faceva suo un giudizio di Yehuda Bauer, storico della Shoah: a suo parere una pubblica condanna della Soluzione finale durante il conflitto, da parte di Pio XII, «non avrebbe avuto nessun effetto per la sorte degli ebrei, ma avrebbe lasciato comunque un segno morale di grande significato». Gli editori hanno ravvisato in quel brano «una mancanza di rispetto», anzi quasi un'offesa nei riguardi del pontefice. In un primo tempo è stato chiesto a Nissim di cancellare le parole su Pacelli. Poi, di fronte al rifiuto dell'autore, è stato deciso di pubblicare il volume «senza il suo contributo».
Pubblichiamo questa dichiarazione che Gabriele Nissim ci ha cortesemente inviato :
Vaclav Havel
Oltre ad essere scrittore sono un profondo studioso di Havel. Ho realizzato negli anni 70 ed 80 i primi documentari clandestini per canale 5 e la televisone svizzera sulla sua attività a Praga e per questo allora fui fermato dalla polizia praghese. E' stato Havel in qualità di presidente ad invitare Yehuda Bauer a Praga per parlare della responsabilità della Shoah. E' con la sua famiglia che abbiamo lanciato in Europa la giornata europea dei giusti e per questo motivo il fratello di Havel è venuto a Milano per piantare un albero per suo fratello il 6 marzo- Questa casa editrice vicino a Cl aveva preso i diritti per i suoi scritti e io in nome dell'amicizia con Havel ho accettato di fare la prefazione. Non ho però accettato la loro censura. Prima di andare in stampa mi hanno chiesto di omettere gli interrogativi su PioXII. Havel sosteneva che anche quando non si riesce a sconfiggere un male ( si riferiva all'invasione di Praga) non si deve fare tacere la voce di una protesta morale. Soltanto con questa frase, con un riferimento a Pio XII, sono diventato oggetto di scandalo . Bisogna dire che Pio XII è stato il migliore Papa possibile per gli ebrei. Follia.
Che paese e che chiusura dei ciellini.
Gabriele Nissim
P.S. Noi siamo di una razza che non si vende per un piatto di lenticchie. un caro saluto.
Gabriele
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