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Per Grillo l'Italia è come l'Egitto 14/04/2013

Gentile IC,
l’ennesima “esternazione” di Grillo ci informa che in Italia sarebbe in corso una rivoluzione come in Egitto. Che il ciel ci scampi, vista la fine che stanno facendo gli egiziani scesi in piazza per la libertà e la democrazia e che si sono ritrovati i fondamentalisti (ben peggiori del dittatore Mubarak) al potere.
Grillo si chiede "In Egitto forse rimpiangono Mubarak?", forse lui no ma le donne che protestavano e per questo stuprate in piazza e il comico (collega di Grillo) sbattuto in galera per aver preso in giro i Fratelli musulmani forse sì.
Se poi le “persone perbene, normali, oneste e trasparenti a gestire il Paese” che vuole mettere (per sostituire quei patetici personaggi che hanno disastrosamente gestito il nostro Paese sino ad ora) sono perbene e trasparenti come i Fratelli mussulmani o (peggio) come i salafiti , stiamo freschi…
Se il cambiamento significa far la fine dell’Egitto (anche dal punto di vista economico, morale e sociale), meglio evitare.
Cordialmente ,

Paola

 p.s. è di questi giorni la notizia di una ragazza egiziana, con cittadinanza italiana, Sara Mahmoud, che farà una causa di lavoro perché dice di essere stata discriminata perché porta il velo. È per caso in qualche modo legata all’Ucoii? Sono quasi sicura di aver già visto la ragazza in questione in tv. Mi aveva colpito il fatto che una musulmana si chiamasse Sara, un nome ebraico. Si tratta forse della stessa ragazza che anni fa andò a Porta a Porta (in trasmissione c’era anche Carlo Panella) per discutere dell’assassinio di Hina, e non ci fu modo di farle condannare l’omicidio commesso dai parenti pakistani della ragazza assassinata? Qualcuno dei vostri lettori ne sa qualcosa?

Se così fosse non ci stupiremmo affatto, di 'zii Tom' è pieno il mondo. Giriamo la sua domanda ai nostri lettori,
IC redazione


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