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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Stampa Rassegna Stampa
14.04.2013 Caos nell'Anp: si dimette Salam Fayyad
E niente elezioni in vista, solo gestione personale del potere

Testata: La Stampa
Data: 14 aprile 2013
Pagina: 15
Autore: La redazione della Stampa
Titolo: «Il premier palestinese 'disubbidisce' e si dimette»

Sulla STAMPA di oggi, 14/04/2013, a pag, 15, con il titolo "Il premier palestinese 'disubbidisce' e si dimette", una breve di agenzia sul caos che contraddistingue il governo dell'Anp.

Salam Fayyad

Questa volta non sono serviti neppure i messaggi di sostegno rimbalzati da Washington: Salam Fayyad, 62 anni, premier palestinese «beniamino» dell'Occidente, in sella dal 2007, ha confermato ieri le sue dimissioni e il presidente del-l'Anp (Autorità nazionale palestinese), Abu Mazen, le ha formalmente accettate. L'epilogo, dopo l'ennesima offerta di rinuncia al mandato resa nota mercoledì, è arrivato in serata al culmine di un faccia a faccia di mezz'ora alla Muqata (la presidenza palestinese a Ramallah) fra i due. Poche righe diffuse dall'agenzia ufficiale Wafa per far sapere che le dimissioni erano state accolte e che il presidente si era limitato a chiedere al premier di restare in carica per gli affari correnti fino alla designazione di un nuovo gabinetto. Nessun accenno ai motivi della decisione. Ma a pesare sono state la politica economica, il malcontento popolare di fronte alle misure anti-crisi, e soprattutto il braccio di ferro fra il premier-tecnocrate e la nomenklatura di al-Fatah (il partito del presidente) sulla gestione delle risorse interne. La resa dei conti è arrivata dopo il siluramento del ministro delle Finanze Nabil Qassis (uomo del Fatah), le cui dimissioni - controfirmate da Fayyad - non erano piaciute affatto ad Abu Mazen. [P. DM.J ***


lettere@lastampa.it

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