domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
12.04.2013 Francia: il Gran Rabbino Bernheim si dimette
una buona notizia

Testata: La Stampa
Data: 12 aprile 2013
Pagina: 17
Autore: Alberto Mattioli
Titolo: «Mentì sui titoli, si dimette il Gran Rabbino di Parigi»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 12/04/2013, a pag. 17, l'articolo di Alberto Mattioli dal titolo " Mentì sui titoli, si dimette il Gran Rabbino di Parigi ".


Gilles Bernheim

Travolto dallo scandalo suscitato dal plagio (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=48692), il Gran Rabbino Bernheim ha deciso di dimettersi. Una buona notizia. 

Sotto a chi tocca. Travolto dalle sue bugie, ieri è caduto anche il Grande Rabbino di Francia, Gilles Bernheim. Ha annunciato le sue dimissioni anzi, come ha detto con un senso acuto dell’eufemismo, «si è messo in congedo» dopo essere stato preso più volte in flagrante delitto di plagio e menzogna.

L’affare è cominciato quando qualcuno si è accorto che l’ultimo libro di Bernheim, «Quaranta meditazioni ebree», somigliava un po’ troppo a «Davanti alla legge» del filosofo JeanFrançois Lyotard. Poi si è scoperto che erano plagiate pure delle pagine di «La preoccupazione per gli altri come fondamento della legge ebrea», del 2002. Idem per il saggio di Bernheim contro le nozze gay, «Matrimonio omosessuale, omoparentalità e adozione: quello che si dimentica spesso di dire», che Benedetto XVI aveva tanto apprezzato da citarlo pubblicamente il 21 dicembre scorso. Non stupisce che gli fosse piaciuto. In effetti, Bernheim si era dimenticato di dire che molte frasi del «suo» libro appartenevano in realtà a un prete e a un’attivista cattolica nota per le sue posizioni ultraconservatrici.

Bernheim ha confessato i plagi, definendoli «prestiti». Ma è arrivato il colpo di grazia. Si è scoperto che non ha mai ottenuto l’«agrégation» in filosofia che gli attribuivano le biografie, compresa quella del «Who’s Who». Bernheim ha ammesso, spiegando di aver «lasciato dire» a seguito di «un avvenimento tragico» della sua vita. Poi, travolto dallo scandalo, si è dimesso.

Per inviare la propria opinione alla Stampa, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT