Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Colonia: trovate le tracce dell'antica comunità ebraica ma per le autorità locali è troppo 'costoso' aprire un museo
Testata: Corriere della Sera Data: 08 aprile 2013 Pagina: 34 Autore: Paolo Lepri Titolo: «Scoperto l'antico quartiere ebraico e Colonia insorge contro il museo»
Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 08/04/2013, a pag. 34, l'articolo di Paolo Lepri dal titolo " Scoperto l'antico quartiere ebraico e Colonia insorge contro il museo ".
Sven Schütte, archeologo
Colonia ha scoperto le testimonianze più antiche della sua comunità ebraica. Il lavoro guidato da un esperto tedesco di archeologia medievale, Sven Schütte, ha permesso di ritrovare le tracce di una presenza che affonda le sue radici nel passato più lontano della città: resti di edifici, oggetti, iscrizioni. Ci sarebbe da essere fieri per i risultati delle ricerche, che rendono in parte giustizia ad un popolo che sulle rive del Reno è stato vittima nel corso dei secoli di efferate persecuzioni. Non tutti, invece, lo sono. Qualche migliaio di persone ha firmato un appello contro l'apertura, nel luogo degli scavi, di un museo dedicato a questa parte così importante di una storia che è anche la loro. «Si tratta del più antico sito Ashkenazi nel mondo», ha dichiarato Schütte al quotidiano israeliano Haaretz. Al centro della zona oggetto delle ricerche, per esempio, ci sono i resti di una sinagoga distrutta nel 1349 nel corso di un pogrom contro gli ebrei di Colonia (che era stato preceduto, trecento anni prima, da un massacro compiuto nell'epoca delle Crociate) e altri reperti di molto anteriori. Schtitte parla di «antisemitismo latente». È preoccupato anche per le minacce arrivate (un falso allarme dinamitardo, una svastica tracciata nelle vicinanze) e per le reazioni di quella parte del mondo politico che ha definito il progetto «una follia». «Non ce lo possiamo permettere», ha sostenuto Volker Meertz, un dirigente locale della Cdu. «Costerà 52 milioni di euro. meno di una stazione di metropolitana», ha replicato l'archeologo. Oltre la metà dei 20 mila ebrei che abitava nella città prima del nazismo è stata deportata e uccisa durante l'Olocausto. I residenti oggi sono circa 5 mila. Tra loro c'è emozione per II significato umano e culturale delle scoperte e amarezza per la campagna che è stata lanciata. Il timore, come ha osservato Abraham Lehrer, uno dei dirigenti della comunità, è che «questa protesta populista possa diventare una piattaforma per l'estrema destra». Ma c'è ancora tempo, speriamo, per cambiare rotta. E per ricordarsi di non dimenticare.
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