Sptt. IC,
Se si fa una petizione per istituire un processo a quell'essere che ha inveito a scuola contro una ragazzina dicendole ciò che le ha detto, la firmo subito. Quanto all'essersi messa in malattia ha fatto bene perchè è malata nel cervello.
Stella
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Vedo scritto (in Informazione Corretta, intervento di Deborah Fait del 06/04/2013) che quella turpe professoressa di matematica ha avuto per le sue criminali parole solo un "blando richiamo" scritto (la professoressa aveva detto alla ragazzina ebrea che si era distratta: "ad Auschwitz staresti più attenta"; parole degne di un licenziamento immediato - e del resto, ad Auschwitz era di prammatica finanche vedersi rubare le "scarpe", come diceva sempre Primo Levi, regnando l'antiordine dell'anarchia e della morte). - Ebbene, anch'io come insegnante ho subito un "richiamo scritto", con minaccia di apertura di procedimento disciplinare se la cosa dovesse ripetersi in futuro: per aver fatto un giorno di assenza per malattia e non essermi fatto trovare in casa da quelli della visita fiscale in quanto ero stato costretto a recarmi dal medico per avere il certificato di malattia, senza il quale l'assenza sarebbe rimasta ingiustificata. Avrei dovuto telefonare alla scuola, mi dicono, se ero costretto ad allontanarmi. Bene, Così va la "scuola" italiana: minaccia di provvedimento disciplinare per non aver telefonato alla scuola nel corso di un'assenza, blando richiamo scritto per un'azione degna del demonio. Prendiamo atto.
Un Insegnante.
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