venerdi 01 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Giornale Rassegna Stampa
07.04.2013 Germania: ancora vivi 50 boia di Auschwitz
Cronaca di Rolla Scolari

Testata: Il Giornale
Data: 07 aprile 2013
Pagina: 14
Autore: Rolla Scolari
Titolo: «Vivi 50 boia di Auschwitz: 'Berlino li punirà'»

Sul GIORNALE di oggi, 07/04/2013, a pag.14, con il titolo "Vivi 50 boia di Auschwitz: 'Berlino li punirà' ", Rolla Scolari racconta la èarte oscura della Germania post-nazista. Mica poi tanto post, quanti capi nazisti saranno sfuggiti alla giustizia ? Ora si viene a sapere che 50 sono ancora vivi. Vedremo se verranno giudicati per i crimini che hanno commesso.

Esistono dossier con nomi, co­gnomi e indirizzi. Si tratta di uomi­ni di ormai oltre 90 anni. Il procura­tore generale Kurt Schrimm ha det­to al giornale tedesco Westdeut­sche Allgemeine Zeitung -Waz­che la sua squadra di inquirenti ha individuato 50 presunti ex guardia­ni ancora vivi di Auschwitz-Birke­nau, il campo di concentramento nella Polonia occupata dai nazisti in cui morirono migliaia di ebrei.
Kurt Schrimm è il direttore del Centro di investigazione dei crimi­ni nazisti di Ludwigsburg. È stato creato nel 1958 dallo Stato tede­sco. Da allora, scrive la Waz, gli in­quirenti hanno aperto 7.486 in­chieste preliminari. Da quando nel 2011 un tribunale di Monaco di
Baviera ha condannato a cinque anni di carcere per concorso in omicidio di oltre 20mila ebrei John Demjanjuk, guardiano del campo di sterminio di Sobibor, nella Polo­nia occupata, il procuratore Schrimm si è convinto di poter por­tare davanti ai giudici altri uomini che, in qualità di custodi e guardia­ni di campi di concentramento, hanno partecipato all'orrore dell' Olocausto, ha spiegato. Benché sia difficile a distanza di decenni dai fatti ottenere testimonianze sul ruolo di queste persone, i dos­sier sono pronti. Secondo Schrimm e la sua squadra si arrive­rà a un processo. Già nelle prossi­me settimane le 50 persone sulla li­sta saranno incriminate per con­corso in omicidio.
A 68 anni dalle atrocità della Se­conda Guerra mondiale,
non si fer­mano le inchieste, la caccia ai cri­minali nazisti, né gli studi e le terri­bili scoperte. L'Holocaust Memo­rial Museum americano ha infatti da poco pubblicato i risultati di uno studio iniziato 13 anni fa. Se­condo gli esperti che per anni han­no lavorato all'individuazione in Europa di campi di concentramen­to, sterminio, ma anche di lavoro e ghetti, i luoghi dell'orrore nazista dalla Francia alla Polonia erano molti di più di quanto ipotizzato fi­nora: 42.500, dal 1933 al 1945.
Non si ferma anche il costante la­voro degli studiosi dello Yad Vashem, il Memoriale dell'Olocau­sto di Gerusalemme. Haim Gert­ner, capo archivista, ha detto alJerusalem Post che i ricercatori del­loYad Vashem, che finora hanno individuato 4.200.000 nomi di ebrei morti nell'Olocausto - più della metà- spera nei prossimi an­ni, anche grazie all'apertura degli archivi dei Paesi dell'ex blocco so­vietico, di poter completare gran parte dell'elenco mancante.
Proprio in queste ore, con una ce­rimonia al Memoriale dell'Olocau­sto, Israele celebra lo Yom HaSho­ah, il giorno della Shoah. Da oggi al tramonto fino alla sera di lunedì, il Paese si stringe in ricordo di milio­ni di vittime. C'è qualche appren­sione p­er un annunciato attacco ci­bernetico da parte di gruppi di hac­ker
anonimi contro il Paese, pro­prio in un giorno così simbolico.

Per inviare al Giornale la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante



segreteria@ilgiornale.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT