Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 05/04/2013, a pag. 16, l'articolo di Alberto Mattioli dal titolo "Libro copiato, il Gran Rabbino di Francia chiede scusa".
A destra, il Gran Rabbino di Francia Gilles Bernheim
La disavventura, in vero alquanto grave, che ha colpito il Rabbino Capo di Francia Gilles Bernheim, non può essere classificata di secondo piano. Ci chiediamo con quale autorità morale potrà guidare gli ebrei francesi, soprattutto in un momento nel quale si sta diffondendo sempre più l'antisemitismo. Non ci pare fuori luogo la richiesta di dimissioni, se non le ha ancora date, gli vengano chieste. La Francia ha ssoluto bisogno di una guida forte e spiritualmente credibile, Bernheim non lo è più.
Il Grande Rabbino di Francia, Gilles Bernheim, si aggiunge alla lunga lista di chi pubblica a suo nome libri scritti da altri. Ha plagiato, insomma, e in più ha mentito negandolo. Mercoledì l’ha ammesso, ha chiesto scusa e ha chiesto all’editore di ritirare la sua ultima opera, «Quaranta meditazioni ebree». Colpa del ghostwriter (il solito studente tuttofare) cui, ha confessato Bernheim, «per mancanza di tempo» aveva affidato «il lavoro di ricerca e di redazione. È la prima e unica volta che l’ho fatto. È stato un terribile errore. Sono stato ingannato. Ma il responsabile sono io».
Bernheim aveva provato a negare. Ma le «somiglianze» con «Davanti alla legge», il libro-intervista del filosofo Jean-François Lyotard a Elisabeth Weber erano troppo vistose. Il massimo cacciatore di plagi, Jean-Noël Darde, ha definitivamente dimostrato il copia e incolla. E dire, commenta Darde, «che Bernheim aveva spiegato che un “forte desiderio di scrivere” lo teneva sveglio la notte e questo libro era la sua opera più personale!». Bernheim, 60 anni, in dicembre era stato citato da Benedetto XVI per una sua presa di posizione contro il matrimonio gay.
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