spettabile redazione
per quello che vale non condivido l'entusiasmo di molti compresa Deborah Fait,per i risultati della visita del presidente usa,nemmeno per la telefonata a Erdogan,che ha costretto Netanyahu a scusarsi ,Erdogan ha bisogno di aiuto dopo i fallimenti interni ,e lo ha chiesto a Barack Obama ,in quanto ai due stati non si faranno mai,perchè gli arabo musulmani hanno una sola nazione :l'islam. e non ditemi che l'islam è una religione ,perchè non è cosi'.
saluti,
luigi
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Spett.le Redazione,
condividendo il pensiero di Amo Fuchs su tutto il successo obamiano che c'è stato anche in Israele, mi domando perché Netanyahu abbia chiesto scusa al premier turco sull'"affaire" fottiglia, quando è invero tutto il contrario: chi deve chiedere scusa, anche per l'imperdonabile appoggio ai terroristi turchi, è proprio Erdogan. Perché questo assurdo capovolgimento? Oltre alla ragione ignota -e per me incomprensibile- di questo gesto, così Israele appare indebolita agli occhi di tutto il mondo islamico. Non riesco ad accettarlo.
Con stima
Federico Bentsik
Venezia
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La politica è anche realismo, noi abbiamo guardato al bicchiere mezzo pieno. Si rilegga l'analisi di Fiamma Nirenstein pubblicata ieri su IC sui rapporti Israele-Turchia, quella è la sostanza della tefonata con Obama. Poi è chiaro che ben poco è cambiato, come scriveva ieri Ugo Volli, ma la situazione è più chiara. Non è poco.
IC redazione