Riportiamo da SHALOM di marzo, a pag. 15, l'articolo di Angelo Pezzana dal titolo "Il Grillo-pensiero in politica estera".
Angelo Pezzana Beppe Grillo
Con gli occhi spalancati davanti ai risultati elettorali, tutti si chiedono come si comporterà Beppe Grillo, il vero vincitore, colui che ha travolto con uno Tzunami il vecchio parlamento. A differenza di quelli che a fatti avvenuti si stracciano le vesti, rammaricandosi per non averli previsti, noi seguiamo il cammino inverso, preferiamo sbagliare le previsioni piuttosto che ignorare – o sottovalutare- gli eventi che potrebbero annunciarsi imminenti. A Grillo va riconosciuto almeno un merito, quello di parlare chiaro, non la sta a menare, dice ciò che pensa. Il gioco gli è riuscito in una maniera fin troppo facile. In un tempo in cui la crisi economica colpisce le economie occidentali, presentarsi come una forza che non ha ancora governato permette a chiunque di mostrare le mani pulite, e rende qualsiasi promessa elettorale del tutto credibile. Mi permetto però di ricordare che la Germania dopo la 1° guerra mondiale, era pronta per accogliere l’arrivo di Hitler dopo il crollo della Repubblica di Weimar, come l’Italia di Mussolini, che instaura la dittatura sulle rovine dello stato liberale. Perché non dovremmo preoccuparci se nel giro di pochi anni ci siamo trovati di fronte a un signor Grillo, che poco ha da invidiare, in quanto a stile da imbonitore, ai due signori sunnominati, uno che urlerebbe a squarcia gola anche solo per dirti buona sera ? Grillo è di destra o di sinistra ? Una domanda inutile, come ha scritto Ugo Volli “Si ignora la lezione storica per cui sempre i movimenti di estrema destra si presentano all’inizio come di estrema sinistra (così i fascisti che si richiamavano nel nome ai fasci dei contadini siciliani e si presentavano come anti-capitalisti, così i nazisti o nazional-socialisti, così la Repubblica Sociale di Salò” (fonte: informazione corretta). Grillo afferma di essere estraneo a ogni ideologia, il modo più furbo per accalappiare i voti da tutti i partiti politici. Non ci stupiamo che sia riuscito a intontire il 25% degli elettori. Ma veniamo ai contenuti, ad esaminarli bene ancora peggiori della struttura piramidale faraonica del movimento che solo per caso non è riuscito, ancora, ad impadronirsi in modo totale del nostro paese. Erano tutti elencati nell’intervista che il corrispondente da Roma di Yediot Haaronot, Menachem Gantz,gli aveva fatto il 26 febbraio dello scorso anno, e ripresa in italiano da Informazione Corretta. Ecco il Grillo-pensiero: 1.Per capire quel che succede in Medio Oriente il punto di riferimento è l’ex sindaco di Londra Ken Livingstone ( un politico corrotto, a libro-paga del defunto Saddam Hussein) 2. Parlare di Israele è tabù,dice, appena tocchi l’argomento ti dicono che sei anti-sionista o razzista 3. Israele sarà la causa della 3° guerra mondiale, se ha la bomba atomica perché non dovrebbe averla l’Iran (scritto nel suo blog, ricordiamo che la signora Grillo è iraniana, tutt'altro che dissidente) 4. In Siria non si riesce a capire cosa succede, ha detto. Per questo non ha mai fatto cenno nel suo Blog alle stragi che vi avvengono, mentre su Gaza è sempre molto attento, con commenti durissimi contro Israele 5. L’islam non è una religione fondamentalista, Ahmadinejad sarà anche un dittatore, ma quando ti fanno saltare in aria gli scienziati, introducono i virus, si deve difendere. Fin qui, una parte dell’intervista di Gantz, che è di un anno fa, dalla quale abbiamo preso il Grillo-pensiero su temi di politica estera, un anticipo di quello che vedremo quando i suoi parlamentari entreranno in un futuro governo, cosa tutta da verificare, ma anche solo nelle commissioni. E non ci si venga a dire che è prematuro dire come si comporteranno, perché all’interno del movimento 5 stelle di comportamenti ce n’è uno solo, quello del padre-padrone, chi non è d’accordo si accomodi, dimissioni e espulsione, come è avvenuto finora nelle amministrazioni locali. Esageriamo ? il paragone con Hitler e Mussolini è esagerato ? Ma se l’idolo di Grillo è Dario Fo, che ha celebrato la vittoria con un richiamo ai valori della giovinezza, non era quello lo stile mussoliniano celebrato attraverso una canzone diventata un inno del regime ? La nuotata nello Stretto di Messina, era forse diversa dal Duce a torso nudo che mieteva il grano ? Una delle prime dichiarazioni di Grillo è stata per Dario Fo prossimo Presidente della Repubblica, il guitto Premio Nobel si è un po’ schernito, ma no, sono vecchio,ha detto, ma non ha del tutto respinto l’invito. Ci troveremo al Quirinale un saltimbanco, cui l'età ha permesso di attraversare tutte le ideologie del secolo scorso, uscendone sempre indenne ? Dalla Repubblica di Salò, vabbè era giovane,qualcuno dirà, ma mentre lui era repubblichino altri giovani combattevano e morivano nel nome della libertà; poi comunista di stretta osservanza, adesso affascinato da un altro ‘piccolo padre’, d’accordo che un Nobel non si rifiuta a nessuno, ma qui ne va di mezzo il futuro del nostro paese, è troppo chiedere a chi ci insegna come mai le cose sono andate nel modo in cui non dovevano andare, di ragionarci sopra prima, come facciamo noi, forse un po’ esagerando, ma mettendo in guardia chi vuol capire verso quale baratro stiamo andando ? Intanto in tutta Europa cresce l’antisemitismo, insieme all’anti-sionismo, ma sembra che la cosa interessi poco ai mezzi di comunicazione. Ci mancava solo più un Beppe Grillo. Adesso c’è. |