Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 21/03/2013, a pag. 14, l'articolo dal titolo " Ostaggio francese decapitato da Al Qaeda ".
Al Qaeda Philippe Verdon, l'ostaggio decapitato
L’esecuzione a sangue freddo di un ostaggio francese in Mali è stata rivendicata da Al Qaeda nel Maghreb Islamico, diramazione Nord-africana dell’organizzazione terroristica fondata da Osama bin Laden. Lo ha reso noto in Mauritania l’agenzia di stampa privata «Ani», che già in altre occasioni aveva diffuso comunicazioni da parte del gruppo jihadista. Un portavoce di Al Qaeda, qualificatosi soltanto con il nome di «Qayrawani», ha affermato che il prigioniero, il geologo e uomo d’affari Philippe Verdon, è stato decapitato il 10 marzo scorso in quanto «spia», e «in risposta all’intervento militare della Francia nel Mali settentrionale». «Il presidente François Hollande ha la responsabilità delle loro vite», ha avvertito.
Insieme al collega e connazionale Serge Lazarevic, Verdon era stato sequestrato la notte del 24 novembre 2011 nel suo hotel a Hombori, nel Nord-Est del Paese sub-sahariano, dove i due si trovavano in viaggio di lavoro. Nel 1991 Verdon era riuscito a salvarsi da un precedente sequestro in Sudan, in due occasioni era inoltre stato sottoposto a finte esecuzioni, e nel 2010 era stato espulso dal Madagascar. I parenti hanno peraltro sempre smentito che lui e Lazarevic fossero agenti dei servizi segreti o tanto meno mercenari.
La notizia della sua morte finora non è stata confermata da Parigi. Se vera, tuttavia, costituirebbe un segnale inquietante per le prospettive degli altri 15 ostaggi francesi in vari Stati africani, di cui sei proprio da Al Qaeda. Secondo altre fonti, Verdon sarebbe stato ucciso mentre tentava la fuga dai suoi rapitori. Lo sostiene il sito «Sahara Media», citando «informazioni provenienti dal Nord del Mali». Verdon, stando sempre al sito, era prigioniero sulle montagne di Targharghin.
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