Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Testata: Corriere della Sera Data: 10 marzo 2013 Pagina: 14 Autore: Davide Frattini Titolo: «Condanne agli ultrà, in Egitto riesplode la rivolta»
Sul CORRIERE della SERA di oggi, 10/03/2013. a pag.14, con il titolo ''Condanne agli ultrà, in Egitto riesplode la rivolta'', Davide Frattini racconta un Egitto precipitato nel caos.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GERUSALEMME — La conferma delle ventuno condanne a morte non è bastata a sedare i tifosi dell'Al-Ahly. Che dai giudici egiziani pretendevano punizioni esemplari anche per gli altri 52 accusati, sostenitori della squadra avversaria AI-Masry: 28 sono stati assolti, 24 hanno ricevuto pene tra un anno di carcere e l'ergastolo. «All'inizio abbiamo sentito alla radio che il tribunale aveva ribadito la decisione di gennaio e abbiamo esultato», racconta un ultrà all'agenzia France Presse. Poi hanno capito che qualcuno sarebbe andato a casa libero, soprattutto 7 dei 9 poliziotti incriminati. Così hanno invaso le strade del Cairo, hanno incendiato un club delle forze dell'ordine e la sede della federazione calcio. I morti sarebbero almeno 3, tra loro un bambino di B anni. Gli agenti sono finiti a processo perché accusati di non essere intervenuti o di aver preso le decisioni sbagliate, quando nel febbraio di un anno fa la partita nello stadio di Port Said tra la squadra locale Al-Masry e l'Al-Ahly è finita nel caos: 74 morti, quasi tutti tifosi del-l'Al-Ahly assaliti dai rivali, soffocati nella calca e volati giù dagli spalti. Gli ultrà del Cairo sono ancora convinti che ci sia stato il complotto, che la polizia abbia lasciato fare per vendicarsi del loro ruolo durante le proteste di piazza Tahrir. In attesa della sentenza, l'esercito era stato dispiegato nel centro di Port Said. Quando alla fine di gennaio erano state annunciate le pene capitali, negli scontri erano morte almeno una quarantina di persone. Ieri i manifestanti hanno cercato di intralciare il traffico sul canale di Suez slegando dagli ormeggi i barchini usati per rifornire le navi mercantili. A due anni dalla rivolta che ha portato alla caduta di Hosni Mubarak, l'Egitto non trova la strada per uscire dai tumulti. I Fratelli Musulmani al potere devono affrontare anche la crisi nel Sinai, dove il ministro degli Interni ha dichiarato lo stato di emergenza dopo l'allarme per possibili attacchi jihadisti contro la polizia. E il fronte sud che preoccupa in queste settimane anche Israele assieme a quello nord_ 11 rapimento dei 21 caschi blu filippini in Siria è finito bene e i peacekeeper delle Nazioni Unite sono stati rilasciati ieri dai ribelli anti-Assad, ma i comandanti di Tsahal temono che l'Onu decida di ritirare la forza che da 19?4 deve monitorare il cessate il fuoco lungo la frontiera lasciando l'area sotto il controllo degli estremisti.
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