Nel 1492, con la cacciata degli ebrei dalla Spagna per opera dei re cattolici Isabella e Ferdinando, ha inizio la vicenda dei "nuovi cristiani" della penisola ebraica. Fuggiaschi e dispersi per mezza Europa e nel Nuovo Mondo, cambiando identità, abbandonando spesso famiglia, professione, ricchezza, in terra libera i marrani gettano la maschera, tornano all'ebraismo, sono fondatori e animatori delle prime comunità ebraiche moderne e protagonisti di straordinarie avventure umane e di imprese economiche, politiche e intellettuali. La loro vicenda non appartiene solo alla storia ebraica: è un'odissea che attraversa tutta la storia della nascita dell'Europa moderna. Lo storico inglese ci propone una narrazione di fughe, segreti, sofferenza, ma anche di orgoglio e resistenza. Un libro imperdibile.