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Informazione Corretta Rassegna Stampa
07.03.2013 Giovani turco-olandesi applaudono Hitler e la Shoah
Commento di Manfred Gerstenfeld

Testata: Informazione Corretta
Data: 07 marzo 2013
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Giovani turco-olandesi applaudono Hitler e la Shoah»

Giovani turco-olandesi applaudono Hitler e la Shoah
Commento di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana) 


Manfred Gerstenfeld

Il 17 febbraio, la stazione Tv olandese “2TV” ha mandato in onda l’ intervista di Mehmet Sahin, un volontario nel campo dell’educazione, con alcuni giovani turco-olandesi. Il suo lavoro è rieducare giovani a Arnhem, una città importante nel sud dell’Olanda. Nell’intervista hanno espresso ammirazione per Hitler, quale sterminare di ebrei durante la Shoah. 

Per una settimana i giornali non ne hanno scritto nulla. Nove giorni dopo, la giornalista Elma Drayer ha pubblicato sul quotidiano Trouw un articolo per dire quanto fosse scandaloso quel silenzio. Ha sottolineato che se quei giovani olandesi avessero affermato in televisione che sarebbe stata una cosa buona se tutti i musulmani venissero macellati, bambini inclusi, ci sarebbe stato un finimondo di dibattiti sulla mostruosità di quanto avevano detto. Organizzazioni pro-islam avrebbero probabilmente organizzato delle dimostrazioni alle quali avrebbero partecipato famosi personaggi di sinistra. Drayer concludeva  che l’odio per gli ebrei aveva raggiunto in Olanda un livello simile a quello che c’era prima della Shoah. 

Il “Centro per l’informazione e documentazione su Israele” (cidi), che monitorizza anche casi di antisemitismo in Olanda, ha chiesto al Ministero dell’Educazione di prendere l’iniziativa di una campagna nazionale per registrare il pregiudizio antisemita fra gli studenti delle scuole superiori, ricordando come uno studio del Cidi del 2012 aveva già rivelato quanto fosse in crescita. La maggior parte degli studenti non approva la persecuzione contro gli ebrei, anche se pensano che gli ebrei sono “ricchi” e “avari”. Da questa prospettiva, hanno spiegato di capire la ragione dell’odio verso gli ebrei. 

Il Cidi ha anche dichiarato che le posizioni antisemite fra i giovani olandesi o immigrati sono molto più diffuse che nel passato. Una conclusione alla quale si sarebbe dovuti arrivare da tempo. Per quanto riguarda i giovani musulmani, il loro forte antisemitismo era conosciuto da anni.

Non è chiaro fino a che punto l’ammirazione per Hitler e la Shoah siano atti criminali in Olanda. Nel frattempo, funzionari investigativi valutano se sia il caso di denunciare quei giovani. Il Cidi ha deciso di non fare denuncia alla polizia, per non danneggiare il lavoro dell’ educatore volontario. Una decisione sbagliata, perché quel programma Tv con i giovani turchi è soltanto la punta dell’iceberg. A causa delle errate politiche di immigrazione degli ultimi decenni – come in molti altri paesi europei – l’Olanda ha permesso l’arrivo di un milione di immigrati musulmani in un modo indiscriminato. Spesso vengono da paesi dove l’antisemitismo è diffuso e l’incitamento contro Israele e gli ebrei è comune in molti strati della società, incluse le èlite. 

Anche se le autorità olandesi non hanno mai investigato questa realtà, è chiaro che per quanto riguarda l’antisemitismo fra i musulmani in Olanda, ci sono tre evidenti conclusioni da trarre. La prima  è che l’antisemitismo fra i musulmani in Olanda è molto più diffuso che tra la popolazione autoctona. La seconda è che le violenze antisemite degli immigrati musulmani sono spesso molto più gravi di quelle della popolazione autoctona. Terzo, i leader musulmani abitualmente tacciono su questi incidenti. Questo dà l’impressione che “ chiunque rimane in silenzio condivide, o, al massimo, non gliene importa”. Nella comunità musulmana ci sono delle eccezione, ma sono relativamente poche.

Vi sono delle spiegazioni per il fatto che le autorità olandesi non hanno investigato già da tempo nei dettagli l’antisemitismo musulmano. In una conversazione recente che ho avuto con un politico olandese ed ex ministro, mi ha detto che era per paura della popolazione musulmana e delle potenziali violenze che potevano derivarne. Ci sono poi anche altre ragioni. Alcuni partiti politici – i laburisti per esempio – sono votati dai musulmani, per questo non vogliono mettere a rischio la loro base elettorale. Un altro motivo è il forte razzismo praticato dall’Olanda nelle sue ex-colonie. Molti olandesi soffrono sensi di colpa, per cui sostengono che solo i bianchi possono essere razzisti. Per questo sottovalutano il razzismo delle minoranze e l’antisemitismo. In pratica, questo significa  ignorare al massimo il diffuso antisemitismo musulmano. 

Molti altri errori vengono commessi, uno riguarda il fatto di credere che i giovani turco-olandesi intervistati in Tv fossero “ragazzi di strada”. Quando i media scrivono di antisemitismo musulmano, danno l’impressione che questo sia l’unico strato sociale della comunità musulmana nel quale esista l’antisemitismo, mentre invece non è vero. I negatori della Shoah e gli accesi antisemiti sono rintracciabili anche fra gli altri musulmani olandesi, inclusi gli studenti universitari. E fra ragazzi e ragazze non c’è differenza. Il silenzio dei media olandesi  in questo caso eclatante di affermazioni di estremo antisemitismo fra giovani musulmani, ancora una volta spiega il desiderio di allontanare la conoscenza di questo problema dalla pubblica opinione. Nel frattempo il video con l’intervista è stato messo online su internet con i sottotitoli in inglese.
I lettori di informazione corretta possono vederlo cliccando sul link sottostante
http://www.youtube.com/embed/7r7PhtWKSvA.

Manfred Gerstenfeld fa parte del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs, dove è stato presidente per 12 anni. Collabora con Informazione Corretta.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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