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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Giornale Rassegna Stampa
05.03.2013 Qualcuno spieghi al 'Giornale' che la capitale israeliana è Gerusalemme
in vista del viaggio di Obama in Medio Oriente

Testata: Il Giornale
Data: 05 marzo 2013
Pagina: 12
Autore: Redazione del Giornale
Titolo: «Obama vuole Israele fuori dai Territori»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 05/03/2013, a pag. 12, l'articolo dal titolo "Obama vuole Israele fuori dai Territori ".


Barack Obama          Gerusalemme, il Kotel

L'occhiello recita : "Il 20 marzo viaggio a Tel Aviv".Qualcuno insegnerà mai al reparto esteri del Giornale qual è la capitale di Israele ?
E' inconcepibile che un quotidiano a tiratura nazionale cada in errori simili, manco fosse un'Unità o un Manifesto qualsiasi.
Ecco il pezzo:

Tel Aviv Il presidente americano Barack Obama ha chiesto una «tabella di mar­cia » per il ritiro di Israele dalla Cisgiorda­nia e, a questo riguardo, intende avere un dettagliato piano da parte del pre­mier Benyamin Netanyahu nella sua prossima visita in Israele e nella regio­ne, in programma a partire dal 20 mar­zo. Lo rivela il giornale americano on li­ne The World Tribune , ripreso dai me­dia israeliani.
Citando fonti isreliane, il giornale ­che firma il servizio da Gerusalemme ­spiega che il piano israeliano dovrebbe essere considerato come parte dell’ini­ziativa americana per stabilire uno Sta­to palestinese in Cisgiordania nel 2014.
«Obama- scrive il giornale riportando
le stesse fonti - ha chiarito a Netanyahu che la sua vi­sita non è un’opportunità per foto, quanto piuttosto lavoro sull’Iran e sullo Sta­to palestinese». «L’impli­cazione- ha proseguito la fonte con il giornale - è che se Israele non darà al presidente qualcosa su cui lavorare, lui agirà per proprio conto».
Il giornale - dopo aver sostenuto che la richiesta di Obama ha avuto effetto nell’ufficio di Netanyahu alle prese con una situazione di stallo nelle trattative per il nuovo governo- ha
anche detto che gli uomini di Obama considerano questo la «prova del nove» della leadership e della cre­dibilità di Netanyahu.
Natanyahu poi, torna a lanciare l’allarme sul pro­gramma nucleare del­l’Iran: Teheran non ha an­co­ra raggiunto la linea ros­sa, ma è sempre più vicina all’obiettivo di avere un’ar­ma atomica. Di qui l’enne­simo appell­o alla comuni­tà internazionale a non li­mitarsi
alla diplomazia e alla politica delle sanzioni, ma a preve­dere «una minaccia militare credibile», prima che sia troppo tardi. Un appello che Netanyahu ha lanciato intervenen­do via satellite da Gerusalemme all’as­semblea annuale dell’Aipac (America Israel Public Affair Committee), la po­tente lobby filo-israliana d’America. E che ribadirà al presidente americano, Barack Obama, quando arriverà in Israe­le. «Non vedo l’ora di incontrarlo»,ha af­fermato Netanyahu, il cui pressing sulla Casa Bianca per un’azione più decisa verso l’Iran è sempre stata costante.Il vi­cepresidente americano Joe Biden lo rassicura: «Non cerchiamo la guerra e siamo pronti a negoziare. Ma- ha ammo­nito il numero due dell’amministrazio­ne Usa - tutte le opzioni sono sul tavolo, compresa quella militare».E il presiden­te Obama - ha sottolineato ancora Bi­den- «non sta bluffando»,ma è molto se­rio quando­dice che gli Usa non consen­tiranno in alcuna maniera all’Iran di ave­re armi nucleari. Considerando il pro­gramma di Teheran «un pericolo non so­lo per Israele, ma per il mondo intero».

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