Qualche dato sgradevole
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici,
che i sondaggi in generale funzionino abbastanza male per prevedere i risultati elettorali, dove cinque punti percentuali in più o in meno possono rovesciare il senso del risultato, lo abbiamo visto bene nelle ultime elezioni italiane, e subito prima anche in quelle israeliane. Ma che invece siano utili per capire l'orientamento generale e i valori di un certo universo, è difficile negarlo. Per questa ragione voglio sottoporvi i risultati i risultati di alcuni sondaggi che riguardano la Gran Bretagna e in particolare la sua popolazione islamica, che è vasta e nettamente più antica della nostra, nel senso che sono numerosi gli immigrati di seconda e terza generazione.
Ecco qualche risultato interessante (adattato da
http://my.telegraph.co.uk/danielpycock/danpycock/956/what-do-british-muslims-think-of-the-uk/):
"- 0% dei musulmani britannici pensa che l'omosessualità sia accettabile.
Questi risultati provengono da un sondaggio di studenti musulmani:
- 33% ritiene che l'omicidio è giustificato se fatto per proteggere la religione.
- Il 40% sostiene l'introduzione della shari'a per i musulmani.
- 33% sostiene un califfato in tutto il mondo islamico basato sulla shari'a.
Ecco come la pensano i giovani musulmani intervistati (16 - 24) per "Policy exchange":
-37% vogliono la shari'a in Gran Bretagna.
-36 % pensano che gli apostati devono essere uccisi.
-13 % dice che "ammira" Al Qaeda.
-Secondo sondaggi di Channal Four:
-il 24 % ritiene che gli attentati alla metropolitana erano giustificati.
-il 45 % pensa che l'attacco alle Twin Towers è stato effettuato dagli Stati Uniti o da Israele.
-il 16 % appoggia gli attentati suicidi in Israele.
Altri risultati di Channel 4 polling:
-33% dei musulmani vogliono la shari'a come attuata in Arabia Saudita.
-28% sogna che la Gran Bretagna diventi uno Stato islamico.
-78% vorrebbe che il vignettista danese (autore dei fumetti "offensivi" per Maometto) sia perseguito.
-68% vorrebbe che ci fossero processi penali per chi abbia insultato l'Islam.
-62% rifiuta la libertà di parola, se insulta la sensibilità religiose.
-50% ritiene che le persone inglesi che insultano l'Islam dovrebbe essere arrestate e processate
-tra il 5 e il 9% dice che la violenza per proteggere l'Islam è accettabile.
Fin qui la notizia che ho tratto dal sito di un giornale certamente non estremista come il Telegraph (
http://my.telegraph.co.uk/danielpycock/danpycock/956/what-do-british-muslims-think-of-the-uk/). Come avete visto si tratta di tanti risultati diversi di sondaggi compiuti da soggetti differenti, in vari momenti. Essi hanno però in comune un risultato che dovrebbe essere considerato sconvolgente da tutti quelli che decidono le politiche in questo campo: la comunità islamica inglese, che è fra le più antiche e meglio tutelate d'Europa, trattata con rispetto, fornita di diritto di voti e capace di eleggere deputati, in buona parte autoamministrata, su tutti gli argomenti politici decisivi nel rapporto con l'Europa (non su quelli religiosi o teologici, che qui non c'entrano affatto) in buona parte coltiva opinioni e sentimenti violenti e antagonisti, non rispetta affatto i principi che noi consideriamo decisivi per i diritti umani, rifiuta la ricostruzione storica di eventi importantissimi, come l'attentato alle Twin Towers e alla metropolitana di Londra, coltiva teorie del sospetto e propositi di rivincita.
E' evidente che una società con queste contraddizioni (politiche, lo ripeto, non religiose) al suo interno rischi conflitti molto gravi, fino alla viollenza aperta. Ed è probabile che lo stesso modo di pensare o peggio sia diffuso nel resto dell'Europa e anche in Italia. E' una realtà di cui bisogna prendere atto, al di là di ogni buonismo. Ma tutti quelli che parlano di immigrazione, della concessione facile della cittadinanza ai figli degli immigrati, di società multiculturale, su queste cose si guardano bene dal pronunciarsi.
Ugo Volli