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Al voto, al voto !!! con alcune risposte di Ugo Volli 21/02/2013

spettabile Volli,condivido in pieno la sua analisi,pero  ha dimenticato di citare Allam, allo stesso modo di Giannino non puo aspirare alla presidenza,ma merita fiducia,conosce bene la situazione mediorentale ,ne aveva premonizzato l'islamizzazione forzata,e il programma è chiaro,e inoltre è stato ospite gradito di Israele,non è tutto perfetto nel partito di Io Amo l Italia ma, se un giorno un amico di Israele diventasse. ministro degli esteri ci sarebbe un grande cambiamento

 saluti
Luigi Russo
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Ho letto,come sempre con interesse,l'articolo di Volli.Votare il meno peggio è l'unica regola che si possa seguire in politica.Ma se un meno peggio aiuta a far vincere un peggio?
Lasciamo stare la storia dei titoli,anche se non mi sembra liquidabile cosi facilmente.Giannino ha detto che i voti a lui sono utilissimi perchè  fanno perdere Berlusconi.Cioè fanno vincere la sinistra,visto che non può  certo pensare di vincere lui.
Strana posizione per uno che alla sinistra dovrebbe essere alternativo.Quindi, più che mandare un messaggio, credo sia necessario votare il meno peggio che ha la possibilità  di impedire un peggio maggiore.
E votare il pdl mi sembra l'unica scelta possibile.

Marco Bianchi
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A Ugo Volli,

Buon giorno, sono veramente turbato dalla tua continua propaganda positiva nei confronti della destra estrema italiana , mi riferisco naturalmente al movimento fondato dal novello (si fa per dire ) ducetto Silvio Berlusconi , che non nasconde, anzi se ne fà un vanto , la sua ammirazione per Mussolini. Io non mi stupisco visto che i suoi amici sono Putin, Lukascenko, lo sono stati Gheddafi e Ben Alì ecc.
Sei persona troppo intelligente per non accorgerti che il movimento Berlusconiano esprime per cultura e amoralità ,un'idea di società basata sulla discriminazione razziale e di classe, un progetto politico che ha al suo interno ( viste le alleanze con il nazista Borghezio, il fascista Storace e il fascistello Alemanno , lasciamo stare la Mussolini ) derive antisemite.
Ora per favore evita di ricordarmi l'antisemitismo della sinistra radicale e le passeggiate di D'Alema con un ministro libanese appartenente a Hezbollah, ho peggio che Berlusconi è il migliore amico di Israele , sai benissimo che costui non conosce minimamente la storia e figuriamoci quella degli Ebrei e di Israele.
Ti scrivo queste considerazioni oggi 17 febbraio al ritorno dal Ghetto di Roma dove con le lacrime agli occhi ho portato mio figlio ( 14 anni ) non per la prima volta chiaramente , forse per la centesima , a fargli vedere quelle piccole mattonelle di bronzo poste davanti alle abitazioni dove vennero prelevate donne e uomini ebrei/e e assassinate nei campi di sterminio nazi-fascisti . Oggi gli emuli di quelle belve assassine albergano nelle liste apparentate a Silvio Berlusconi , è normale ?

Con stima ,amicizia e simpatia

Alberto Paci.

risponde Ugo Volli 

Gentile signor Paci, con tutto il rispetto, a me lei sembra prigioniero di un quadro irrealistico, dipinto dalla propaganda di sinistra. Nel mondo reale non ci si basa sui pregiudizi, ma sui dati di fatto relativi alla situazione politica, ai pericoli attuali.
Gli ebrei dell'Urss sono emigrati massicciamente in Germania (sì proprio a Berlino e dintorni, dove il nazismo celebrava i suoi lugubri rituali e mandava gli ebrei nei campi. Dobbiamo condannarli se si sentono più sicuri oggi in Germania che in Russia?
Il dato di fatto principale e inoppugnabile rispetto alla politica italiana attuale, per gli ebrei realisti, è che il centro-destra è per lo più pro- Israele (cioè favorevole agli ebrei vivi) e il centrosinistra è invece contro Israele (cioè favorevole a quelli che ammazzano gli ebrei vivi).
Se questo dato di fatto confligge con il suo mondo ideologico, mi spiace ma non posso farci niente. Lei continui pure a pensare che Berlusconi è un "ducetto" (peccato che sia stato al governo due terzi del tempo negli ultimi vent'anni, e siamo qui a votare, come abbiamo sempre votato senza particolari problemi, e le istituzioni democratiche funzionano (maluccio ma funzionano). Quanto alle derive antisemite, vorrei ricordarle le manifestazioni sindacali (la bara nel ghetto prima dell'omicidio del piccolo Taché, se la ricorda?), quelle politiche con le bandiere palestinesi, il continuo odio verso Israele, di cui la passeggiata di D'Alema è solo un episodio.

Cordialmente prof. Ugo Volli
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Io sono un ateo italiano sionista. Non credo che solo "il destino collettivo degli ebrei si decide nella terra che fu abitata dai patriarchi ...", ma che è¨ anche in gioco il mio di destino. Seguo con assiduità  e ammirazione gli scritti del professor Volli. Pongo al professore una domanda. Perchè nella Cartolina del 19 febbraio (da me pienamente condivisa) scrive: "Io vivo in Italia" e non "Io sono italiano"?

 Pietro Fanelli

 risponde Ugo Volli

Gentile signor Fanelli, naturalmente io sono italiano. Lo è la mia famiglia da generazioni, lo è la mia cultura, il mio lavoro, lo è stato il mio servizio militare, quando ancora era obbligatorio. Mi sembra ovvio, nessuno mi ha mai contestato questa appartenenza e io non mi sogno di farlo.
"Io abito in Italia" è una dichiarazione che ha a che fare con la mia sfiducia nel diritto di voto di chi sta all'estero.
Io credo nel motto della rivoluzione americana "no taxation without representation" (su cui avrei qualcosa da dire rispetto all'Europa e presto lo farò), ma anche nel loro oppposto: "non rapresentation without taxation" e di più "without sharing the dangers"; credo che per per decidere sulle questioni fondamentali di un paese uno debba abitarvi.
Volevo dunque anche dire che la mia responsabilità per Israele, che è un dato importante della mia coscienza politica, e l'appoggio che gli dò, non mi attribuisca il diritto di decidere, giudicare, insomma cercare di influenzare la politica israeliana - al contrario dei "diversamente sionisti", che questo diritto se lo attribuiscono senza pudore.

prof. Ugo Volli
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Concordo su tutto, stavolta, del brano di Volli sulle prossime elezioni, salvo il finale, che mi fa un po' ridere. Giannino sarebbe da votare (io ho firmato il suo manifesto) ma quanto conta il voto a Giannino? In un sistema tendenzialmente bipolare (porcellum) è un voto che conta poco, quasi niente (una testimonianza). Con questa legge elettorale e con i problemi di governabilità che ha l'Italia, devono essere favorite necessariamente le due maggiori formazioni politiche: al momento PD e PDL.
Se Monti, come indicava il PPE, avesse guidato una formazione di Centrodestra comprendente il cosiddetto Centro e il PDL, probabilmente avrebbero vinto, ma Berlusconi fa loro ribrezzo, non tanto politicamente, ma in quanto personaggio, troppo ingombrante, perfino volgare, lui e la sua ricchezza, e poi davvero troppo vicino agli ebrei e fedele all'America (anche se esiste una certa ambiguità a causa dell'amicizia con Putin), francamente lo detestano.
Bersani ha svolto una campagna elettorale perfetta e il personaggio è affidabile e preparato. Vincerà lui, ma Israele di certo non beneficerà della sua vittoria, ne ci sono atteggiamenti, del suo partito, che lascino sperare che nel prossimo futuro le cose possano cambiare.
Cordiali saluti.

Luciano Bellesso

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