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Giulio Meotti e B. XVI: contro e pro 18/02/2013

Io penso davvero che Israele e il mondo ebraico, come tanti altri, in Benedetto XVI perda proprio un amico, il Meotti che molto apprezzo, in quasi tutte le occasioni, non da il meglio di se nel brano pubblicato da IC, volutamente fraintende gran parte delle affermazioni del Papa della "rinuncia" e la sua scarsa generosità rattrista. Cordiali saluti.

Luciano Bellesso
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 Nella Sua risposta alla Sig.ra Fieramosca, relativamente ai discorsi di Benedetto XIV ( e non B XIV, un pò di rispetto non guasta !) in Israele, Giulio Meotti tra l'altro dice: "questo doveva dire il papa a betlemme".
Non entro nel merito, perchè non ricordo cosa il Papa ha detto o non ha detto in occasione del suo viaggio in Israele e Palestina.
Auguriamoci però che il prossimo pontefice, prima di parlare chieda al Sig.Meotti cosa deve dire.

cordialità
s.borgianni
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Per quanto se ne dica, possono smettere di illudersi i Cardinali papabili europei. Il prossimo papa sarà americano, possibilmente belloccio e un pò (meno di Obama) mulatto, o meglio si dirà, abbronzato, visto che il modello "funziona". Certo, ae per raccontarla a 250 milioni di americani poteva andar bene anche un "prototipo" come Barak, per raccontarla a 2 miliardi e mezzo di "fedeli" cristiani ci vuole un modello più evoluto e raffinato, qualcuno tipo Shon Connery da anziano dopo una lunga vacanza a Santo Domingo :)
Ma soprattutto, in onore del pulcino PIO (il tormentone della scorsa estate), non potrà altro che chiamarsi Pio (XIII?).

Si potrà (ancora) dire qualcosa di Spiritoso?

Walter
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Ho nei miei archivi un'articolo in tedesco del luglio 2009, + o - "nel mezzo cammin della sua vita papale", che gia' allora avanza i stessi argomenti che Meotti. Se volete ve lo traduco.
La testata parla del relazione ambivalente dela chiesa verso gli ebrei.
Si trattava di una  "disputazoine" nella migliore tradizione medievale fra il filosofo cattolico Robert Spaemann e il prof. Micha Bumlik(*). Spemann preconizzava la continuazione della missioe degli ebrei. Il giornale scriveva  che durante la sua recente visita in Israele il nuovo papa (B XVI) non era riuscito a continuare l'apertura verso gli ebrei cominciata dal suo predecessore. La riintroduzione della formola tridetina, non ha certo sparso olio su  acque agitate, piuttosto olio nelle fiamme.
Del resto anche altri cristiani non cattolici si sentivano piuttosto strigliati. Magari non si trattava di inimiczia verso gli ebrei, soltanto il papa tedesco che pensava "katholish über Alles".
Amo  Fuchs, Israele
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