6/5/02 Lo zelo inquisitorio dell'ONU è strabico e male indirizz Riflessione di Claudio Carpentieri
L'improvviso zelo inquisitorio di cui ha dato "encomiabilmente" prova l'ONU riguardo al (del tutto presunto) "massacro" di Jenin,risulta oggi più che mai strabico ed unilaterale;e non solo perchè fonti indipendenti ed autorevoli - prima gli addetti militari delle ambasciate occidentali,poi i collaboratori della nota organizzazione "Human Rights Watch" - hanno de facto accreditato la stima israeliana di un centinaio di morti (in massima parte guerriglieri armati),rientrante nel contesto di furiosa battaglia tra Forze di Difesa israeliane (che hanno subito trenta morti) e miliziani palestinesi armati sino ai denti e disposti a tutto.
(Persino a minare gli androni dei palazzi ed avvolgere con cinture esplosive i cadaveri).
Assai utile,ad esempio,risulterebbe una inchiesta sul perchè Arafat ospitasse e proteggesse da mesi,nel suo quartier generale di Ramallah circondato dai militari di Gerusalemme,i 4 membri del commando terroristico che massacrò (17 ottobre 2001) il ministro e parlamentare israeliano Rehavam Ze'evi,il loro mandante e superiore,Ahmed Sa'adat (leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina),e Fuad Shubeiki,"tesoriere" ufficiale dell'Autorità Palestinese,uomo di fiducia di Arafat e compratore delle 50 tonnellate di armi potenti e modernissime sequestrate da commandos aviotrasportati di Tzahal sul cargo "Karine-A" in navigazione nel Mar Rosso,il 4 gennaio di quest'anno.
Da notare che tale episodio si verificò dopo l'ennesima,fantomatica "tregua" proclamata da Arafat:leader di quella stessa ANP presentata in cronica crisi finanziaria per l'azione "strangolatrice" del feroce Goliath israeliano,ma in grado di acquistare un carico di materiale bellico del valore (accertato) di almeno 40 milioni di dollari.
"L'assedio di Betlemme" sarebbe l'oggetto ideale di un'altra,seria inchiesta internazionale:che dovrebbe accertare come e perchè uomini devoti ad Arafat (poliziotti dell'ANP e miliziani del "Tanzim",gruppo paramilitare di Al-Fatah) violarono deliberatamente,con la violenza delle armi,la sacralità della Basilica della Natività,prendendo in ostaggio tutti i religiosi ed i giornalisti stranieri colà già presenti.
I 200 miliziani armati palestinesi,che hanno trasformato il Luogo Santo in un sozzo bivacco,dichiarano tutt'ora di obbedire solo "al nostro presidente Arafat":preoccupato com'è di NON risolvere la situazione,nella segreta speranza che si evolva in senso propagandisticamente negativo per lo Stato "terrorista,razzista e nazista" (parole sue) di Israele,che,essendo retto da un governo democratico,non può permettersi,agli occi del mondo,azioni altrettanto criminalmente spregiudicate.
Infine - altro caso davvero "eclatante" - risulterebbe alquanto interessante scoprire i risultati di un'indagine sui finanziamenti internazionali per la scolarizzazione dei bambini palestinesi,cui viene quotidianamente insegnato che Israele non esiste (neppure sulle cartine geografiche,in luogo della khomeynista,malefica "Entità Sionista"),che l'immane carneficina dell'Olocausto altro non è che una "menzogna sionista",e che i terroristi suicidi,autori di ripetute stragi indiscriminate di inermi civili ebrei,sono invece "martiri di Allah e della causa palestinese",meritevoli di essere quindi glorificati ed emulati.Sarebbe soprattutto per l'Europa - che ha finanziato questo programma in virtù di un accordo del '97,ed ha "prodotto" un altro "formidabile" fenomeno di indottrinamento di massa all'Odio,cioè il Nazismo - un utile banco di prova (come soggetto negoziale finalmente unito e rigorosamente equidistante,e quindi affidabile per entrambe le parti in lotta) intervenire, bloccando questa sistematica, criminale educazione all'odio che ha già prodotto i suoi frutti: è di pochi giorni fà la neutralizzazione di una cellula di 3 palestinesi armati di kalashnikov ed esplosivi nel nord della Striscia di Gaza.