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Informazione Corretta Rassegna Stampa
04.02.2013 IC7 - Il commento di Andrea Jarach
Dal 27/01/2013 al 02/02/2013

Testata: Informazione Corretta
Data: 04 febbraio 2013
Pagina: 1
Autore: Andrea Jarach
Titolo: «Il commento di Andrea Jarach»
Il commento di Andrea Jarach


Andrea Jarach
Proedi editore, Milano

Cerco sempre di rifuggire troppi accostamenti tra Shoah e Stato di Israele. Ciononostante dopo questa settimana che si è aperta con le celebrazioni del Giorno della Memoria, le relative polemiche a seguito delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, e l'arresto a Napoli di alcuni elementi della destra vicina a Casa Pound, intenzionati a colpire degli ebrei in quanto tali, vorrei condividere alcune riflessioni cui mi porta questo clima.

"Di fronte ai complotti degli ebrei, l’Europa non poteva sopportate i loro tratti caratteriali, le loro prerogative esclusive, la loro corruzione, il loro controllo e la loro scalata alle posizioni di governo. Nel 1290 re Edoardo I emanò un decreto che bandiva gli ebrei [dall'Inghilterra]. Dopo di lui fu la volta di Francia, Germania, Austria, Olanda, Cecoslovacchia, Spagna e Italia. Le nazioni europee ritenevano d’aver patito una tragedia per aver offerto rifugio agli ebrei. Successivamente gli ebrei ottennero la Dichiarazione Balfour, e l’Europa vide in essa una soluzione per sbarazzarsi di loro".

Il virgolettato è parte del testo di un documentario passato molte volte alla Tv Palestinese e registrato da Palestinian Media Watch. Questo ci riporta alle contiguità ideologiche tra i movimenti arabi, e il nazismo e arrivo con un veloce salto logico, che prego i lettori di perdonarmi al cuore di questo mio intervento.

Esiste senza dubbio uno strato inscalfibile di antisemitismo che accomuna il mondo, parte generato da ignoranza e parte proprio da scelta ideologica. Sulle cui origini sarebbe troppo lungo approfondire in questa sede poichè esse si perdono nella notte dei tempi.

Si tratta di qualcosa di così radicato che la razionalità nulla può. Addirittura talvolta qualcuno si dichiara "filo" ebreo/israeliano e nel farlo dà voce alle sue profonde incrostazioni antisemite "voi che siete intelligenti...".

Esso emerge in tutto l'atteggiamento dell'Europa nei confronti della questione mediorientale e anche nella elaborazione delle responsabilità verso l'orrore della Shoah. Emerge ogni giorno alle Nazioni Unite inerti di fronte agli orrori del mondo e sempre in ansia di mettere Israele, ebreo del mondo, fuori dal contesto delle Nazioni.

Questo antisemitismo ha delle conseguenze pratiche che ben riassume il signor Perugia in una lettera, pubblicata proprio da Informazione Corretta all'inizio di questa settimana, prendendo spunto dalla indignazione giustamente suscitata dalle dichiarazioni di Berlusconi su Benito Mussolini.

"... quelli che protestano sono (anche) quelli che piangono le loro lacrime di coccodrillo nella Giornata della Memoria e che poi  inneggiano alle barche piene di filoterroristi che veleggiano verso Gaza per provocare Israele.
Sono quelli che  vanno a braccetto con terroristi hezbollah, sono quelli che  vogliono che l’Europa allacci rapporti ufficiali con Hamas.

Sono quelli che urlano “Israele non esiste”, sono quelli che, in visita ufficiale in Israele si rifiutavano di andare a Gerusalemme non riconoscendola Capitale di Israele.

Sono quelli che declinavano l’invito di recarsi allo Yad vaShem per non rinunciare a un incontro con Arafat, sono quelli mai venuti a dare solidarieta’ a Israele in 5 anni di terrorismo quotidiano, quando qui avevamo anche 15/20 attentati al giorno.

Sono  quelli che, al contrario,  andavano a dare solidarieta’ a chi ci massacrava, al terrorista Arafat per poi  accusare Israele di essere nazista.

Sono quelli che sbattono docenti e  studenti israeliani fuori dalle universita’ e licenziano  i ricercartori israeliani.

Sono quelli che possono dire  che Israele sia “un piccolo paese di merda” senza suscitare  nessun tipo di indignazione se non la nostra di israeliani.

Sono quelli che definiscono “innocui sigaretti” i missili che hamas spara contro Israele e si mettono a urlare quando Israele reagisce.

Sono quelli che ci accusano di aver derubato i palestinesi delle loro terre.

Sono quelli che tappezzavano i muri di Roma con manifesti che li raffiguravano  abbracciati ad Arafat mentre lui ci stava massacrando col terrorismo.

Sono quelli che negli anni del peggior antisemitismo dei governi italiani, facevano fuggire terroristi palestinesi dopo che avevano assassinato cittadini ebrei italiani.

Sono quelli che hanno definito “coloni” i bambini, la piu’ piccola di tre mesi, sgozzati a Itamar.

Sono quelli che  non hanno voluto fare un solo minuto di silenzio alle Olimpiadi per ricordare la strage di Monaco.

Sono quelli che hanno smesso di parlare della strage di bambini ebrei a Tolosa appena saputo che l’assassino era arabo.

Sono quelli che dicono “sti ebrei non hanno imparato niente, fanno ai palestinesi quelli che hanno patito dai tedeschi”

Sono quelli che definiscono Gaza una prigione a cielo aperto.

Sono quelli che si sono imbarcati sulla Mavi Marmara e le altre barche piene di innamorati degli assassini di ebrei.

Sono quelli che vorrebbero che Israele diventasse Palestina.

Sono quelli che dicono che l’11 settembre  e’stata  opera di Israele.

Sono quelli che deridono la nostra attenzione al pericolo Iran che potrebbe portare a una seconda e definitiva Shoa’.

Sono quelli che considerano hezbollah un “partito politico”.

Sono quelli che disegnano vignette raffiguranti Netaniahu, col nasone da ebreo delle vignette naziste,  che costruisce un muro col sangue e pezzi di corpi dei poveri palestines, pubblicata  esattamente il 27 gennaio.

Sono quelli che dicono “anche l’ONU vi condanna” e non gliene frega niente che Le condanne contro Israele siano centinaia contro ZERO nei confronti di paesi che commettono massacri e genocidi.

Sono quelli che non si indignano se gli ebrei europei devono tenere un basso profilo per non farsi riconoscere.

L’elenco dell’ipocrisia  sarebbe infinito"

Spero di aver  risvegliato l'attenzione su questa lettera nella parte riservata alla ipocrisia antisemita.

E concludo con un appello per chi, anche assolutamente insospettabile di antisemitismo, insiste per gesti unilaterali da parte di Israele sulla via della trattativa: i responsabili della Autorità Palestinese devono dichiarare in lingua araba e inglese di fronte alle telecamere arabe e mondiali che sono disposti a cercare una convivenza con Israele e accettano l'esistenza entro confini sicuri dello Stato di Israele, e che con reciprocità il futuro Stato di Palestina offrirà la possibilità di vita e lavoro agli ebrei nella misura in cui lo fa lo Stato di Israele con gli arabi fin dalla sua creazione. Solo così sarà possibile sperare in una vera pace e non in una replica della storia ispirata dalle medesime folli ideologie antisemite.
Solo così la questione degli insediamenti ebraici riprenderà un aspetto non viziato dai pregiudizi.

Comunque sia mi auguro che la futura Palestina non debba essere dichiarata Judenrein (libera da ebrei) e mi dichiaro fin da ora pronto a combattere in tutte le sedi nazionali e internazionali perchè la storia non possa ripetersi. Come invece ha stabilito l'ONU in una delle ultime risoluzioni che condannano gli insediamenti israeliani come lesivi dei diritti umani dei palestinesi, non so se vi rendete conto della follia di questa dichiarazione la cui conseguenza pratica è che ora il tribunale penale internazionale dell'Aia potrà condannare i dirigenti israeliani per delitti contro l'umanità. Pazzesco e immorale. Ma perchè gli ebrei non possono abitare in Palestina? Anche qualora i confini post bellici dovessero includere gli attuali insediamenti?

Un vero schifo. Mentre in Siria si muore nelle code per il pane o nelle fosse comuni. Arabi per mano di altri arabi. E il mondo guarda, come guardò nel tragico periodo della Shoah.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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