Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

Lettera aperta al Presidente della Repubblica italiana 30/01/2013

Caro Presidente, intanto la ringrazio per aver pronunciato un discorso appassionato in ricordo dell'Olocausto. Spero che possa mostrare coraggio - a proposito di negazionismi - anche per denunciare l'antisemitismo comunista, non escluso il suo partito d'origine.
Bello e nobile sarebbe se ricordasse che Togliatti ed il Pci, di contro ad altri partiti comunisti europei, furono i primi della classe nel sostenere lo scellerato patto Molotov-Ribbentrop, passaggio decisivo per l'invasione della Polonia da parte dei nazisti ed una settimana dopo da parte dei comunisti, per lo scoppio della guerra mondiale, per la bestiale soluzione finale nei confronti del popolo di Mosè. Stalin, a coronamento del patto, fece un dono ad Hitler, anzi alle camere a gas, spedendogli gli ebrei detenuti nelle carceri sovietiche o internati nei Gulag.
Nessun comunista italiano, signor Presidente, pronunciò motto e quanti non seguirono la linea filonazista del Pci, da Terracini alla Ravera sino a Leo Valiani, furono immediatamente espulsi, benché ristretti nelle carceri fasciste o confinati.
Potrebbe mai negare, signor Presidente, passando per volgare negazionista, che quanto da me riferito non sia verità?
Ben potrebbe, inoltre, rammentare e condannare le criminali esternazioni di Togliatti favorevoli ad Hitler ed al nazismo, al punto da attribuire agli alleati, definiti imperialisti e guerrafondai, la responsabilità del secondo conflitto mondiale.
A sua richiesta, sono pronto ad inviarle i testi, che, suppongo, però, siano a lei già noti, visto che è stato allievo prediletto di Togliatti.
In un sussulto di autocoscienza, potrebbe, infine, caro Presidente, biasimare la nauseante disinformazione comunista, anche del suo Pci, sull'Olocausto polacco a Katyn, nonché le successive prese di posizioni pubbliche di Togliatti e del Pci contro il sionismo, sino al plauso all'esecuzione della condanna a morte, 1952, nei confronti del segretario del partito comunista cecoslovacco, Rudolf Slansky, la cui unica colpa fu quella, appunto, di essere ebreo, nel momento in cui Stalin decise di farla finita con gli israeliti ed il presunto complotto giudaico.
Del resto, il Pci post-togliattiano non si smentì mai ed ogni volta che Israele venne aggredita, il partito non ebbe esitazioni, schierandosi sempre con gli aggressori arabi, spesso ispirati da ideologi a suo tempo seguaci di Hitler.

 Caro Presidente, non vorrà negare che il nazicomunismo è realmente esistito.

Giancarlo Lehner


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui