Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 29/01/2013, a pag. 14, la breve dal titolo "Egitto, i militari potranno arrestare i manifestanti".
Mohamed Morsi con militari egiziani
Il Senato egiziano ha approvato ieri il progetto di legge che autorizza il dispiegamento dell’esercito nelle strade per partecipare con la polizia al mantenimento dell’ordine pubblico, mentre il paese è piombato in una nuova, grave crisi politica. La legge permette all’esercito «di appoggiare i servizi di polizia nel mantenimento dell’ordine e nella protezione delle istallazioni vitali dello Stato fino alla fine delle elezioni legislative», e ogni volta che lo chiederà il Consiglio di difesa nazionale presieduto dal presidente Mohamed Morsi. Il giro di vite arriva dopo la proclamazione del coprifuoco a Port Said, dove fra venerdì e domenica sono morte una cinquantina di persone, e in altre due città del Nord. Ma l’opposizione non ci sta: il Fronte nazionale di salvezza (Fns), principale raggruppamento laico anti-Morsi, ha convocato manifestazioni per venerdì prossimo in tutto il Paese per realizzare «gli obiettivi della rivoluzione». Gli scontri hanno toccato ieri anche Il Cairo. Un passante è morto dopo essere stato colpito da un’arma da fuoco nella zona fra il ponte dei Leoni, il viale antistante al Lega araba e piazza Tahrir. Un blindato è stato incendiato dai manifestanti poco distante.
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