Pubblichiamo la lettera inviata all'UCEI da un nostro lettore, in quanto esprime valutazioni che condividiamo in pieno.
Renzo Gattegna, presidente UCEI
Cari amici dell’UCEI,
apprendo dal tg1 delle 20 di questa sera, 27 Gennaio, Giornata della Memoria, che ha visto tra le altre manifestazioni pubbliche quella tenuta al Binario 21 divenuto museo della Shoa’ di Milano, lo sconcerto del presidente Gattegna per ciò che è stato detto da Berlusconi sul fascismo, che sarebbe da condannare per le leggi razziali, ma meritevole di encomio per altre cose realizzate, immagino tipo edifici di notevole valore architettonico all’EUR, treni in orario eccetera eccetera.
Giustissimo, concordo perfettamente con il nostro presidente, del resto Berlusconi sembra che si sia un pò appisolato durante la cerimonia (Corriere della Sera on line), figuriamoci il livello del suo interesse per la Memoria, o almeno per queste celebrazioni ufficiali della Memoria.
Tuttavia , mi stupisce che non ci sia stato da parte dell’ UCEI analogo sconcerto per ciò che NON è stato detto da nessuno durante la Giornata della Memoria :
non è stato detto che oggi l’antisemitismo è istituzionalizzato in alcuni paesi islamici,i cui leaders negano o minimizzano la shoa ; non è stato detto che in molti di questi paesi sono adottati libri di testo scolastici in cui gli ebrei sono definiti scimmie e maiali ; non è stato detto che prima ancora dei rigurgiti ungheresi e greci, in Europa già da tempo tira una brutta aria per chi gira con la kippa in testa sulle metropolitane di Parigi frequentate da immigrati arabi; non è stato detto che molte università del nord Europa finanziate da enti riconducibili a paesi arabi boicottano la presenza di docenti israeliani; non è stato nominato lo stato di Israele quale baluardo contro una eventuale altra ,chasve shalom, shoa, e questo veramente genera un grande sconcerto.
Quando , dopo l’ultima crisi con Gaza, l’on. Bersani ha detto “basta bambini morti”,affermazione sacrosanta , ma riferita solo alle vittime palestinesi, non c’e stato sconcerto, eppure in quello stesso momento morivano in Siria bambini in fila per il pane.
Non c’è stato sconcerto quando il sindaco di Napoli ha sponsorizzato sul sito istituzionale del Comune di Napoli l’ultima patetica flottiglia. Non c’è stato sconcerto quando quello di Palermo si è pubblicamente dichiarato dalla parte di Hamas.
Di sconcerto in questo periodo ce ne è veramente tanto,cerchiamo di distribuirlo un po‘ più equamente.
Cordiali saluti,
Umberto Perugia