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Libero Rassegna Stampa
25.01.2013 Europa: quando il pericolo arriva da destra
comunicato stampa di Fiamma Nirenstein, cronaca di Niccolò Neri

Testata: Libero
Data: 25 gennaio 2013
Pagina: 18
Autore: Fiamma Nirenstein - Niccolò Neri
Titolo: «Vinceremo l’antisemitismo e il razzismo - L’Europa delega ai nazisti la tutela dei diritti umani»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 25/01/2013, a pag. 18, l'articolo di Niccolò Neri dal titolo " L’Europa delega ai nazisti la tutela dei diritti umani ".
Ecco il pezzo, preceduto dal comunicato stampa di Fiamma Nirenstein dal titolo " Vinceremo l’antisemitismo e il razzismo ":

Fiamma Nirenstein - " Vinceremo l’antisemitismo e il razzismo "


Fiamma Nirenstein        Sandro Gozi

Da oggi fino al 27 gennaio, Giorno della Memoria, l’On Fiamma Nirenstein (PdL) e l'On. Sandro Gozi (PD) insieme a parlamentari rilevanti nel panorama politico internazionale s’incontreranno a Budapest per esprimere le loro preoccupazioni per il drammatico aumento dell’antisemitismo in Ungheria. 

“Tutti devono capire che l'antisemitismo è morto. Per sempre”, dichiara l’On. Nirenstein aggiungendo: “Lotteremo con tutte le nostre forze, con la nostra mente, con i nostri corpi e ci opporremo con la forza della cultura e della democrazia per sconfiggere le tenebre del male e dell’odio. E vinceremo. Solamente poche settimane fa nel Parlamento ungherese il leader del partito di estrema destra Jobbik ha invitato il proprio Governo a stilare una lista degli ebrei ritenuti ‘un rischio per la sicurezza nazionale’. La nostra presenza a Budapest vuole essere un gesto per testimoniare profonda solidarietà ai cittadini ebrei che vivono in Ungheria”. 

Oltre all’On. Nirenstein e all’On. Gozi saranno presenti personalità come Yossi Peled, ex ministro israeliano e sopravvissuto all’Olocausto che ha dichiarato: “Ho visto in prima persona solo alcune delle atrocità perpetrate dai nazisti. L’antisemitismo, ancora una volta in aumento in Europa, questa volta si sta mascherando nella demonizzazione dello Stato d’Israele. Noi parlamentari abbiamo il dovere di mostrarci uniti nella lotta globale contro l'odio, l'intolleranza e l'antisemitismo”.
www.fiammanirenstein.com

LIBERO - Niccolò Neri : " L’Europa delega ai nazisti la tutela dei diritti umani "


Eleni Zaroulia, Alba Dorata

Ricordate il Consiglio d’Europa, quell’istituzione con sede a Strasburgo utilizzata ciclicamente dai nostri media schierati per attaccare Berlusconi? Ricordate quando lo stesso Consiglio disse che in Italia la democrazia è a rischio perché le televisioni sono concentrate nelle mani di una sola persona, o che le politiche di immigrazione del governo (quello precedente, guidato sempre dal suddetto) violano i dirittiumani e potrebbero alimentare la xenofobia? Ebbene se ancora avete qualche dubbio su cosa sia tale istituzione,checosa ci stia a fare e quale rapporto abbia con l’Unione Europea del quale sembra farne parte, ma invece non ne fa, val la pena oggi parlare di chi la componga o ne sia entrato ultimamente dalla porta di servizio senza che naturalmente nessun media schierato ne abbia fatto verbo. Da qualche giorno infatti tra i membri del Consiglio, composto per statuto da delegazioni di parlamentari di 47 Paesi europei e non (compresa naturalmente l’Italia), c’è anche tal Eleni Zaroulia, deputata greca eletta nelle file di Alba Dorata, moglie diNikolaos Michaloliakos, leader di tale partito non propiamente conosciuto al mondo per il suo rispetto ai principi democratici e ai diritti umani. Non un particolare da poco per il Consiglio d’Europa che è nato proprio con l’obiettivo dichiarato di assicurare il rispetto di tre principi fondamentali come la democrazia pluralista, il rispetto dei diritti umani e la preminenza del diritto, e che proprio per questo motivo si erge a giudice dei governi dei propri Stati membri e ha la pretesa di essere super partes. Tutte caratteristiche che hanno poco a che vedere con il background culturale di Eleni Zaroulia, che solo a ottobre scorso scatenò un putiferio nel suo Paese per aver definito gli immigranti «subumani», e per aver rincarato la dose accusandoli di essere gli invasori del suo Paese e portatori «delle peggiori malattie». La colpa, dicono ad Atene, è del presidente del Consiglio in carica Antonis Samaras e del suo partito, Nuova Democrazia, reo di essersi astenuto dalla votazione quando in Parlamento è stato deciso chi dovesse far parte della delegazione greca per il Consiglio d’Europa, e in particolare di averlo fatto dopo aver giurato che sarebbe ricorso ai salti mortali per evitare la candidatura della Zaroulia, giudicata dallo stesso premier membra di un partito «che insulta le istituzioni democratiche» e ha come ideologia il «razzismo e il pregiudizio». Avrebbe forse potuto fare qualcosa il Consiglio d’Europa che peraltro per statuto obbliga i suoi membri a sottoscrivere una dichiarazione solenne con la quale si impegnano ad osservare gli obiettivi e i principi fondamentali dell’istituzione stessa, ma non è stato così. Anzi, alla Zaroulia si è aggiunto Tamás Gaudy, deputato nelle file del partito neonazista ungherese Jobbik, che aveva chiesto in Parlamento la lista degli ebrei risiedenti nel Paese. A chi ha chiesto lumi in merito alle due stridenti nomine, il Consiglio d’Euro - pa ha risposto dicendo che «non era possibile discutere delle credenziali di tutti i membri individuali» e che la decisione di ammetterli non deve essere interpretata come un’espressione di «appoggio» o «riconoscimento » alle loro idee. Ma se il Consiglio come istituzione li ha ammessi, non è detto che i membri dell’istituzione facciano altrettanto. Fiamma Nirenstein, rappresentante italiana e deputata del Pdl, ha chiesto che ai due vengano ritirate le credenziali in quanto «dimostrano intenzioni politiche e un tipo di cultura volto alla discriminazione di coloro che considerano diversi».

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