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Vado a votare, Obama non metta il naso nella cabina elettorale
Circola una vignetta in questi giorni sui media israeliani. Si vede un signore israeliano intento a votare nella cabina elettorale, dietro a lui compare Obama che allunga il collo per controllare il suo voto. L’israeliano si gira seccato dicendogli “Posso avere un po’ di privacy, prego?” Esatto, signor Obama, un po’ di privacy, non metta il suo naso negli affari di Israele, pensi alle cose sue. Israele si sta internazionalmente isolando, lei dice? Israele e’ da sempre isolato solo perche’ si permette di esistere, solo perche’ non permette a nessuno al mondo di intromettersi nella propria sicurezza come stato sovrano minacciato di distruzione. Se Israele e’ diventata la nazione che e’, se Israele e’ un’eccellenza tra le nazioni del mondo e’ perche’ ha sempre preteso di decidere del proprio destino e il destino di Israele e’ ESISTERE in democrazia, sicurezza e sviluppo. “Israele non sa quali siano i suoi interessi”, ha aggiunto Mister Obama. Ma come si permette? Dobbiamo chiederlo a lui quali sono i nostri interessi? Come si permette di trattare Israele come fosse un bambino un po’ scemo, bisognoso di protezione! Quando la smettera’ il Presidente degli USA di offenderci? Quando capira’ che e’ ora di farsi gli affari suoi? Da quando Israele esiste, pur essendo alleato degli Stati Uniti, ha sempre dovuto discutere con i vari presidenti eletti, la maggior parte dei quali, chi piu’ chi meno, escludendo Reagan, vedeva gli interessi di Israele in chiave di capitolazione agli arabi. Se Israele avesse ascoltato i consigli dei suoi alleati, non esisterebbe piu’ da molti anni. So che a questo punto qualcuno dira’ che dobbiamo obbedire perche’ gli USA ci danno tanti soldi e io rispondo che danno somme maggiori in milioni di dollari anche a Giordania e Egitto e palestinesi, per restare in zona, senza chiedere loro di obbedire agli ordini. Aggiungo che i finanziamenti americani servono alla nostra sicurezza (e’ negli interessi degli USA che Israele possa difendersi) e che il 75% di quello che ci danno deve essere speso in USA quindi rientra immediatamente nelle casse americane. Noi sappiamo quali sono i nostri interessi, mister Obama, e glieli elenco velocemente: Sicurezza, sicurezza, sicurezza, sviluppo economico e sociale, cultura, democrazia, tradizioni , carattere israelo-ebraico del Paese e ancora sicurezza sicurezza e sicurezza. In poche parole VITA! Se non ci hanno ancora distrutti, mister Obama, e’ perche’ noi siamo fermi e decisi a portare avanti questi valori a costo di essere antipatici al resto del mondo, un mondo che ci vorrebbe tremolanti come budini a chiedere pieta’ . Noi andiamo avanti a testa alta , orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare in questo paese nonostante l’eterno stato di guerra, nonostante i palestinesi vadano in giro per il mondo a piagnucolare, nonostante le centinaia di ONG, pagate dai governi europei, siano instancabili nel loro lavoro di diffamazione. Nonostante le intifade e le guerre . Nonostante gli ebrei liberal che ci odiano odiando se stessi. Noi andiamo avanti, Obama, sapendo perfettamente cosa sia “Tov le Israel- Bene per Israele”, lo facciamo cocciutamente, a testa alta e credo che i risultati ci diano ragione: Israele e’ forte. Israele ha creato la propria sicurezza tenendo fuori dal Paese i terroristi....a voi non piace? Parlate del muro della vergogna? Echissenefrega? A noi invece piace moltissimo perche’ non ci fa piu’ morire e i nostri figli possono andare a scuola colla certezza che nessun maledetto kamikaze li fara’ saltare per aria. Israele, colpita da una guerra per la distruzione solo 6 ore dopo la sua fondazione, ha vinto, ha vinto tutte le guerrre, ha vinto tutte le intifade, ha vinto sui missili di hamas e hezbollah....per il momento. Si stanno riarmando ma noi saremo pronti. Il pericolo c’e’ sempre, purtroppo siamo circondati da barbari che ci vogliono morti. Il presidente egiziano Morsi ha detto solo 2 anni fa: «Allevate i vostri figli e nipoti nell'odio» per ebrei e sionisti. Pochi mesi dopo lo stesso Morsi descriveva gli israeliani come «sanguisughe discendenti di scimmie e maiali, che attaccano i palestinesi, ». Mohamed Abbas continua a sprizzare veleno, misto a lacrime di coccodrillo, e a raccontare palle su palle . In Europa l’antisemitismo e’ in pericoloso aumento, ormai ha raggiunto livelli molto elevati grazie al’ innato odio degli europei per gli ebrei e ai milioni di musulmani che hanno messo radici nel vecchio continente. Due odi, due antisemitismi similari che si stanno mescolando velocemente mettendo gli ebrei all’erta, pronti a partire. Il pericolo c’e’ e per questo Israele deve essere forte, per se stesso e per gli ebrei del resto del mondo. Vi sta antipatico un Israele forte che non fa il lecchino degli USA? Ripeto: chissenefrega. Meglio vivi e antipatici che simpatici e morti. Abbiamo gia’ dato e, nonostante il genocidio, siamo rimasti antipatici al mondo, significa che vivi o morti ci odiano e allora meglio, molto meglio vivi, le pare Mister Obama? “Israele non sa quali siano i suoi interessi”???????? Beh, caro Obama, dovrebbe dirlo a se stesso visto che gli USA sono sempre all’erta per il terrorismo e considerata la situazione economica non proprio felice. Dovrebbe dirlo all’Europa che ha potenzalmente centinaia di cellule terroriste dormienti e alcune anche molto sveglie e una situazione economica al limite della bancarotta. Israele sta bene, grazie, e’ un paese dove le idee vengono realizzate, dove si vive con entusiasmo, dove e’ ancora fortissimo l’amor di patria e l’amore per i propri simili, e’ un paese dove la disoccupazione e’ inferiore all’8%, in Italia e’ al 37,5%, il dato reale della disoccupazione in USA e’ del 14,5% (http://economia.panorama.it/Disoccupazione-in-Usa-e-ai-minimi-dal-2009-Ma-non-e-una-buona-notizia)..... Quale risultato migliore? Vogliono eliminarci ma siamo ancora qua, lavoriamo, inventiamo, studiamo, scopriamo, siamo tra i paesi piu’ felici, attivi e entusiasti del mondo e abbiamo ottenuto tutto questo proprio “sapendo “ perfettamente quali siano i nostri interessi sommati ai nostri valori. Adesso vado a votare, Mister Obama, e lei non metta il naso nella mia cabina elettorale! |
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