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Informazione Corretta Rassegna Stampa
18.01.2013 Intellettuali e terroristi riabilitati in Occidente
analisi di Giulio Meotti

Testata: Informazione Corretta
Data: 18 gennaio 2013
Pagina: 1
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Intellettuali e terroristi riabilitati in Occidente»

Intellettuali e terroristi riabilitati in Occidente
Commento di Giulio Meotti

(Traduzione di Yehudit Weisz) 

http://www.jpost.com/Opinion/Op-EdContributors/Article.aspx?id=299457 


Giulio Meotti

Il feroce antisemitismo palestinese è stato riabilitato dall’opinione pubblica occidentale che chiama “militanti” i terroristi, come ha scritto il New York Times  la scorsa settimana.

In Israele e in Occidente ci sono degli intellettuali  convinti che i terroristi di Hamas abbiano subito il lavaggio del cervello, che siano poveri e analfabeti, quando in realtà le migliori menti della società palestinese sono al vertice del terrorismo islamico.

E’ inconcepibile che coloro che hanno posto in cima alle loro rivendicazioni il ritorno a Jaffa e Ashkelon facendo strage di ebrei, siano anche medici istruiti, accademici e scrittori. L’odio di Hamas non è lontano dal paradosso di Josef Mengele, un dottore in filosofia,  medico,  uomo raffinato che amava la musica e la poesia, ma che non aveva esitato a fare esperimenti su un milione di ebrei nei campi della morte.

L’odio palestinese non è stato capito dai nostri scrittori e intellettuali. Ciò è stato possibile  perché ci è sempre stato detto che affermare “loro ci odiano” appartiene al linguaggio dello xenofobo, dell’illiberale, dell’intollerante e che l’antisemitismo genocida è stato sepolto sotto la cenere di Auschwitz, per cui dobbiamo essere gentili e auto-critici.

Una combinazione seducente di senso di colpa post-coloniale dell’uomo bianco, mescolato con la condiscendenza liberale, ha offuscato il nostro senso morale e ci ha reso ciechi di fronte ad un islamismo che trasmette odio profondo, disprezzo, aggressione fisica, volontà  di espellere, distruggere ed eliminare gli ebrei.


Nizar Rayan

Nizar Rayan non è stato solo un leader terrorista di Hamas. Fine storico, accademico e intellettuale, autore di più di 10 libri sull’Islam, Rayan è stato ucciso a Jabalya insieme con la moglie e tre figli. Erano rimasti in casa anche dopo che gli israeliani li avevano avvertiti del raid. Rayan aveva inviato un figlio in una missione suicida contro una città ebraica nel nord di Gaza e aveva preso parte a un attacco al porto israeliano di Ashdod, dove aveva ucciso 10 “figli di maiali e scimmie”, come Rayan definiva gli ebrei.

Rayan era un eminente professore dell’Università Islamica di Gaza, aveva studiato nella prestigiosa facoltà di Um Dorman e aveva scritto un saggio sulla vita del Profeta, dal titolo “Medina diventa oscura”, un best-seller in Arabia Saudita. La sua biblioteca, distrutta nel raid israeliano, conteneva 10.000 volumi.


Ayman al Zawahiri, Omar Sheikh,  Khalid Sheikh Muhammad

Il terrorismo palestinese è guidato da accademici, medici, ricercatori, studiosi, intellettuali, persone con un curriculum invidiabile. Le loro biografie sono la versione palestinese di al-Qaeda. Sono come Ayman al-Zawahiri,  stratega di al-Qaeda e medico; Omar Sheikh, la mente dell’esecuzione di Daniel Pearl, che aveva studiato alla London School of Economics; e il pianificatore degli attentati dell’11 settembre, Khalid Sheikh Muhammad, che aveva studiato nelle Università degli Stati Uniti.

Il capo degli attentatori suicidi del 7 luglio, Muhammad Siddique Khan, insegnava a Leeds, mentre il medico inglese Bilal Abdullah, che ha partecipato ai falliti attentati di Londra e Glasgow nel giugno del 2007, proveniva una delle più ricche famiglie di Baghdad.

La leadership di Hamas è la più colta del mondo arabo, sono in 500 a vantare titoli accademici.
Il suo leader, Khaled Mashaal, è  professore di fisica ed è stato  accademico in Kuwait.  Il primo ministro di Gaza, Ismail Haniyeh, è ​​stato rettore di un’università ed il suo esperto per gli affari religiosi, Muhammad Tartouri, è un decano del Collegio della Shari’a a Hebron, epicentro della jihad contro gli ebrei.

Anche tra i terroristi arabi palestinesi laici si trovano molti dottori di ricerca. Ahmed Sadat, che aveva ordinato l’omicidio del ministro israeliano Rehavam Ze’evi, è un professore, mentre la mente del terrorismo, George Habash, era un medico.

Fathi Shaqaqi, il defunto fondatore della Jihad islamica, era un medico. L’ultimo dei fondatori di Hamas ancora in vita, Mahmoud Zahar, è un medico famoso, noto specialista delle malattie della tiroide fondatore della Società di Medicina Palestinese, sua moglie è un’insegnante, uno dei suoi figli ha una laurea in economia e una figlia è una professoressa di lingua inglese.

Questi due medici sono responsabili degli attacchi terroristici in Israele in cui decine di bambini, donne e anziani vennero ridotti in cenere sugli autobus della società Egged; hanno distrutto caffetterie e pizzerie, centri commerciali trasformati in macelli, intere famiglie  uccise davanti a bar e  gelaterie, o sterminate nei loro letti, anche neonati colpiti a morte con un colpo alla base del cranio, mercati alimentari fatti saltare in aria, discoteche  sventrate insieme a centinaia di studenti, studenti in seminari rabbinici  uccisi mentre studiavano, genitori uccisi di fronte ai loro figli,  bambini assassinati tra le braccia delle loro madri.

Un noto pediatra era il leader di Hamas, Abdul Aziz Rantisi, alto dirigente della Società di Medicina Araba, era conosciuto per la sua instancabile campagna per “uccidere il maggior numero possibile di ebrei”. Il Dottor Rantisi ordinò che si aggiungessero dei pezzi di metallo agli esplosivi nel gilet o nello zaino del terrorista, con il risultato che gli scoppi spesso recidevano completamente gli arti. Bambini israeliani hanno avuto la faccia bruciata o le mani rese inutilizzabili, alcuni hanno avuto la vista rovinata per sempre.

Il Ministro degli Interni Siyaam Saeed, è un matematico di talento. Un Ministro dell’Educazione, Nasser Eddin al Sha’er, ha studiato a Manchester e a New York. Ibrahim Hamed, il pianificatore di brutali attacchi terroristici, come le stragi al Caffè Moment, nella centrale via  Ben-Yehuda e all’Università Ebraica, ha una laurea magna cum laude.

Baseem Naeem è diventato chirurgo in Germania, Atif Adwan deve la sua formazione alle università scientifiche più brillanti del Regno Unito, mentre Aziz Dweik ha imparato un perfetto inglese presso l’Università della Pennsylvania.

Mousa Marzook, accusato da Israele di coinvolgimento nell’omicidio di civili israeliani tra il 1990 e il 1994, ha studiato al Louisiana Tech e alla Columbia University.

Tra gli attentatori suicidi palestinesi, il 47% aveva una laurea, il 29% un diploma di scuola superiore, il 24% aveva frequentato la scuola elementare. Terroristi come Dia Tawil,  proveniente da una famiglia “borghese”, senza problemi finanziari, sognava “solo” di uccidere israeliani. Le ultime parole di Tawil furono: “Le loro ossa conosceranno il gusto della morte”.

Israele sta affrontando rivoluzionari islamici pronti a inondare la terra santa di sangue, mentre pediatri arabi palestinesi  mandano i loro angeli della morte a uccidere bambini israeliani. Ma noi viviamo anche in un tempo in cui la morte - degli ebrei - viene celebrata e resa romantica nelle democrazie cosiddette “civili”.

Questi feroci palestinesi antisemiti sono stati riabilitati dall’opinione pubblica occidentale che li chiama “militanti”, come il New York Times ha fatto la scorsa settimana.

Ecco perché non vi è alcuna differenza tra Hamas e OLP. Entrambi vogliono mutilare il territorio di Israele e alla fine annientarlo.

Ho paura per Israele.

Giulio Meotti è l'autore di " Non smetteremo di danzare " (Lindau Ed.) pubblicato in inglese con il titolo " A New Shoah", scrive per Yediot Aharonot, Wall Street Journal, Arutz Sheva, FrontPage Mag,The Jerusalem Post, Il Foglio. E' in preparazione il suo nuovo libro su Israele e Vaticano


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