Dal mio punto di vista, Obama é la dimostrazione vivente che la democrazia é diventata (non solo negli USA) il governo degli idioti. Dopo aver speso una quantità enorme di denaro (più di 6000 miliardi di dollari) in progetti inconcludenti e senza futuro, é stato rieletto. Ora che (forse) comincia a rendersi conto di aver portato sull'orlo del baratro la più grande economia mondiale, ad un passo dal precipizio si é messo ad urlare a gran voce che la colpa dell'imminente disastro economico-sociale é e sarà solo dei repubblicani. Per rendere la cosa più credibile, deve costruirsi un'aureola sulla testa e lo sta facendo con la sua proposta-propaganda contro le armi, un'altro progetto destinato a fallire, dal momento che non troverà i consensi necessari per modificare sostanzialmente le normative relative all'acquisto e alla detenzione di armi da parte dei cittadini americani. Ma tutto fa, pur di guadagnare popolarità e credibilità e, alla fine, potrà sempre dire "io ci ho provato". Mi sembra chiaro, quindi, che l'unico modo per interpretare le sue parole e le sue posizioni nelle varie questioni su cui é chiamato ad intervenire é quello di un demagogico buonismo (ben diverso dalla bontà, che é una virtù da usare con misura e, auspicabilmente, con l'ausilio dell'intelligenza). Ciononostante, se chiedete a cento italiani scelti a caso cosa ne pensano di Obama, sono certo che più di novanta esprimeranno un giudizio positivo. Perché? Perché é carino, la sua espressione ispira fiducia, i suoi discorsi suonano bene e la realtà dei fatti é in larga parte sconosciuta e inconcepibile per la maggioranza del popolo italiano. Attenzione, quindi, a scommettere contro Obama, é come scommettere sull'intelligenza, il buon senso e la lungimiranza della maggior parte degli esseri umani: una scommessa già persa e ripersa, come testimoniano i corsi e ricorsi della Storia.