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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Susann Pasztor, Un favoloso bugiardo 14/01/2013

Un favoloso bugiardo                                  Susann Pasztor
Keller editore                                                 euro 14

Una commedia famigliare irriverente e irresistibile, variegata dei segni di una tragedia domestica, il mistero mai risolto di un uomo sfuggente e sbadato - una bella sorpresa da un piccolo e prezioso editore, Keller.
Il romanzo si apre con un prologo di cinque paragrafi che detta il tono e presenta la figura del mistero, dalla voce di un narratore esterno. Dove József detto Joschi, è vegliato da tre donne piangenti e attente a mantenere le distanze tra loro - due delle quali incinta e ignare l'una dell'altra, la terza con un figlio dodicenne avuto dal mancato suicida. Secondo le gerarchie sociali: la moglie, l'ex-moglie, l'amante in carica. La scena cambia e anche la voce del narratore: siamo 30 anni dopo, parla Lily, sedicenne e unica nipote di Joschi, che ha intenzione di mettere un po' d'ordine nell'albero genealogico famigliare, a suo dire "una specie di sudoku a cui si lavora da anni, in particolare rimuovendo".
L'occasione si presenta quando i tre figli, due femmine e un maschio, di tre donne diverse decidono di festeggiare i cento anni del padre e intanto cercare di far chiarezza su di lui. Sì, perché Joschi "lasciava in giro donne e figli come altre persone fanno con i calzini o le biro", ha perso la seconda moglie e i relativi due figli ad Auschwitz ed è stato prigioniero a Buchenwald. Almeno così si dice, visto che era un meraviglioso narratore di storie e di frottole, l'unica caratteristica su cui concordano Marika, Hannah e Gabor, i tre figli che si riuniscono a Weimar insieme a Lily, col proposito di una visita a Buchenwald, con Lily cronista e relatore dell'evento famigliare.
Insomma, una situazione perfetta per far commedia, e Susann Pásztor dimostra un vero talento per il genere, le scene e i dialoghi sono definite e ben congegnati, i botta e risposta tra Marika e Hannah spassosi quanto la descrizione di Gabor, un uomo amareggiato il cui odore è un "inequivocabile miscuglio di tabacco, prof di matematica e solitudine": voilà la commedia.


Tiziano Giannotti
D Repubblica delle donne


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