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Domande approppriate all'Osservatore Romano 13/01/2013

Copia di e-mail inviata all'OSSERVATORE ROMANO:

Oggi ricorre una festività ebraica che non riguarda tutti gli ebrei,ma solo quelli di Roma , come me; forse la conoscete, si chiama “Moed di Piombo” festa di piombo ed è il ricordo di un miracolo avvenuto a Roma nel gennaio 1793, 2 shevet 5553 secondo la data ebraica.
Quel giorno il ghetto di Roma fu preso d'assalto e dato alle fiamme dal popolino romano,istigato da agenti pontifici che accusavano gli ebrei di connivenza con i repubblicani francesi alle porte della città.
Ma un improvviso e violento temporale spense l'incendio e salvo' gli ebrei da morte sicura.
Il ghetto di Roma , istituito da Paolo IV nel 1555 con la bolla “cum nimis absurdum”era per gli ebrei una prigione a cielo aperto , un muro di separazione dal resto della popolazione romana, che non doveva convivere con esseri inferiori come gli ebrei.
Anche se gia esisteva il ghetto di Venezia, PaoloIV fu l'artefice dell' apartheid a Roma e lo applico' con lucidità e metodo.
I cancelli del ghetto furono aperti nel 1870 e non certo per volontà del papa. Storia vecchia? Acqua passata?
No, perchè è la stessa avversione, oggi non più verso il popolo ebraico,ma verso Israele che induce i Vescovi nordamericani ed europei del Coordinamento Terra Santa a chiedere ai governi di Europa e Nord America che impediscano l'ingiustizia del muro costruito da Israele nei territori palestinesi(ansa del 10/01/2013).
La condanna dei presuli,discendenti di coloro che mantennero a Roma per più di 300 anni un muro di apartheid, e non mi risulta che sia stato chiesto perdono per questo, non va ad altri indecenti muri del mondo:
-quello per le enclavi spagnole di Ceuta e Melilla in Marocco;
-quello tra Cipro del nord, illeggittimamente occupata dalla Turchia, e il resto dell'isola;
-quello tra California e Messico, dove tante croci ricordano i tentativi di immigrazione in Usa.
No,la condanna va al muro(tale solo per qualche km per il resto barriera metallica) che ha drasticamente ridotto gli attentati in Israele.
Ora mi chiedo e vi chiedo, se per ipotesi il governo israeliano decidesse di eliminare la barriera di protezione, sarebbero i suddetti presuli a garantire l'incolumità dei cittadini israeliani?
E vi chiedo non sarebbe meglio che costoro si occupassero della incolumità dei cristiani in Nigeria,Filippine ed altre parti del mondo, piuttosto che unirsi al coro di deleggittimazione dello stato di Israele?

 Umberto Perugia

Che i santi padri possano ascoltarla, caro amico, finora sono stati del tutto sordi,ma a furia di rompergli le scatole, chissà.. complimenti per la lettera,
IC redazione


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