Oggi: 09/01/2013, ricorre la tredicesima ricorrenza della scomparsa del prof. Architetto Bruno Zevi, geniale e dirompente eretico delle regole stabilite dai canoni accademici imperanti da secoli: infatti gli splendidi saggi sull’architettura ne sono una conferma esemplare. Non conosceva compromessi né tantomeno altre furberie “intellettuali” italiche. Per questa enorme coerenza etica e culturale ha pagato fino in fondo il prezzo amaro della solitudine. Sionista convinto e con lui buona parte della sua famiglia. Deputato alla Camera nelle liste Radicali. Partecipò alle trasmissioni come speaker di Radio Londra durante l’ultimo conflitto. Amico di Sereni, Persico, Pagano e dei fratelli Rosselli. Convinto antifascista combatté per una visione e rilettura critica delle università italiane, per questo e altri motivi fu isolato e contestato da quelli che considerava amici, fra di loro alcuni suoi familiari. La cultura italiana cerca di obliterarne la memoria, ma non riuscirà nell’intento perché i suoi libri e saggi rimangono delle pietre miliari, sotto il profilo professionale ed etico. Ciao Bruno, ti sono sempre vicino.