La normalità degli incitamenti islamisti al genocidio
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici,
immaginatevi che qualcuno in Polonia garantisca l'annichilamento della Germania, non perché lo dice lui, ma perché Dio l'ha promesso. O immaginate anche che qualche giapponese dica che l'America è nervosa per via del fatto che essa ha perso così disastrosamente la Seconda Guerra Mondiale, e solo le difficoltà atmosferiche hanno impedito alle gloriose truppe nipponiche di concludere il conflitto sbarcando a New York. Immaginate soprattutto che qualche buddhista indiano sostenga che gli induisti debbano essere ammazzati tutti, uno a uno, donne e bambini inclusi. O che un ortodosso spieghi che i cattolici saranno naturalmente fatti fuori dai veri credenti, ma che qualcuno purtroppo si salverà si rifugerà a Busto Arsizio o a Hannover e lì andrà a costituire l'esercito dell'Anticristo. Ma anch'essi alla fine saranno sconfitti e soprattutto eliminati tutti, in maniera che non ne sopravviva neanche uno, donne e bambini inclusi, e che quella sarà la condizione per instaurare il paradiso in terra, avere il secondo Avvento e dunque vivere felici e contenti. Per cui, si capisce, è bene iniziare subito la strage.
Che accadrebbe con tipi del genere? Be', nei paesi normali come quelli che ho citato, in Germania, in Giappone, in Polonia, in India ecc. non vedo molta scelta: ospedale psichiatrico o carcere. O li giudicherebbero pazzi da legare, o pericolosi criminali. Neppure Hitler ha mai detto, papale papale, che chiedeva di ammazzare tutti i membri delle “razze” che giudicava “inferiori”; lo pensava, lo lasciava intendere, usava eufemismi come “soluzione finale” ma non lo diceva pubblicamente. Anche la conferenza del Wannsee, dove si presero le decisioni per rendere esecutiva la Shoà fu fatta in maniera rigorosamente segreta.
Be', nei paesi arabi non è così. Gente che dice cose del genere non viene messa né in carcere né in manicomio, li nominano predicatori alle moschee, diventano leader politici, li fanno parlare in televisione Le frasi deliranti che vi ho citato sopra sono la trasposizione di un discorso tenuto in televisione di un imam egiziano di nome Mahmoud Al-Masri nella televisione egiziana Al-Nas TV lo scorso 16 novembre. Ecco la trascrizione del suo intervento:
Mahmoud Al-Masri: ' Giuro che questa sarà la fine di Israele, secondo il volere di Allah'.
Ecco l'autore del testo che segue
“Dobbiamo tutti fare uno sforzo per il bene del nostro paese, perché se l'Egitto si alza e la rivoluzione siriana prevale - giuro che questa sarà la fine di Israele, a Dio piacendo.
L'entità sionista è diventata nervosa su di noi per un motivo semplice: non può dimenticare la sconfitta totale hanno sofferto nella guerra del 1973. Se alcune delle superpotenze non fossero intervenute per fermare la guerra - se al presidente Sadat fosse stato permesso di continuare - quella sarebbe stata la fine di Israele. Fermarono la guerra, ma se essa fosse continuata, Israele sarebbe stato finito. Sarebbe stato cancellato dalla faccia della Terra. Ma Allah ha stabilito diversamente.
Allah lo vuole, Israele sarà annientato, perché il profeta Maometto ha detto così. Non credeteci perché io ho detto così. Credeteci perché il profeta Maometto ha detto così: 'Il Giorno del Giudizio non verrà prima che i musulmani combatteranno gli ebrei e li uccideranno" [...]
L' annientamento finale [degli ebrei] arriverà al momento del Mahdi, o poco prima che il Mahdi appaia. Allora i musulmani potranno riprendere la Moschea di Al-Aqsa, anche se non riusciranno a diffondere l'Islam in tutto il mondo. [...]
Un piccolo gruppo di ebrei resterà, ma non gli ebrei che vivevano in Palestina. Un gruppo di ebrei di Isfahan sopravviveranno, e seguiranno l'Anti-Cristo, ma alla fine, essi dovranno anche essere uccisi, insieme con l'Anti-Cristo. In definitiva, non un singolo Ebreo verrà lasciato sulla faccia della Terra. La vittoria è in arrivo, a Dio piacendo.”
Vi sembra folle? Anche a me. Ma questa è la trascrizione inglese del sermone di Mahmoud Al-Masri (http://www.memritv.org/clip_transcript/en/3698.htm) e questa è soprattutto la ripresa televisiva in cui lo si sente dire quel che avete appena letto (http://www.memritv.org/clip/en/3698.htm). Badate che non vi è nulla di eccezionale in questo intervento. Il buon Al-Masri è stato registrato mentre prendeva come un fatto i Protocolli degli anziani di Sion (http://www.memritv.org/clip/en/3326.htm), o affermava che gli ebrei hanno ammzzato tutti i profeti (http://www.memritv.org/clip/en/3334.htm). Ma il problema non è lui, tutti i religiosi islamici dei paesi arabi dicono continuamente cose del genere e sono largamente ripresi dalle televisioni locali. Date ogni tanto un'occhiata ai file di Memri (http://www.memritv.org/) se vi diverte questo tipo di macelleria verbale. E lo stesso fanno politici e capi di stato, per esempio di recente è emerso un video del presidente egiziano Morsi (del 2010, non dell'alto medioevo) in cui dice che gli ebrei sono “figli di scimmie e maiali”, dunque non esseri umani, che è la premessa che la strage di cui stianmo parlando. Lo potete vedere qui: http://dailycaller.com/2013/01/04/morsis-apes-and-pigs-comments-highlight-obamas-egyptian-problem-experts-say/. Il problema è esattamente la normalità di questi incitamenti al genocidio. Non si tratta di casi isolati, ma dell'ideologia fondamentale dell'islamismo. Che non è nazista, di più. Se ne rendono conto i numerosi progressisti che ostentano simpatia e amicizia per la primavera araba, i Fratelli musulmani, Hezbollah e quant'altro? Sanno di appoggiare un'ideologia più esplicitamente criminale di quella hitleriana? Probabilmente no, ignorano questi dettagli. Per la serie: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire
Ugo Volli