Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 03/01/2013, a pag. 40, l'articolo di Roberto Tottoli dal titolo " Profeta a fumetti e libertà di critica: le sensibilità dell'Islam alla prova ".

Roberto Tottoli
Non sappiamo se definire superficiali o tragicamente senza senso gli articoli sull'islam di Roberto Tottoli, il quale cerca il pelo nell'uovo.
Ma il pelo sensibile nell'uovo islamico non esiste. Tottoli approfondisca lo studio della shari'a e si renderà conto di quanto le sue analisi appartengono alla categoria del 'wishful thinking.

"Stabilire il limite della libertà di parola"
Difficoltà e timori per la libertà di espressione toccano gran parte dei paesi musulmani. La condanna di Bassem Youssef per le sue caricature del presidente egiziano Morsi è l'ultima di una lunga serie e accompagna analoghi fenomeni che riguardano anche il credo religioso. Le caricature danesi di qualche anno fa e il più recente film su Maometto hanno infiammato gli animi e causato reazioni di ogni genere. In questi giorni, e nelle prossime settimane, ci riprova il settimanale satirico francese Charlie Hebdo, pubblicando una biografia a fumetti di Maometto.
Le prime reazioni non sono mancate. L'Iran ha protestato ufficialmente, altri leader musulmani non sono stati da meno, puntando su ciò che crea maggiore imbarazzo all'Islam: dare un volto al Profeta. Anche se la prescrizione di non raffigurare il Profeta non è coranica e non ha base scritturale, si è imposta nei prodotti dello stesso genere creati da musulmani. Cartoni animati o film su Maometto non lo ritraggono mai in volto, né lui né i suoi compagni più famosi. Eppure fumetti (anche italiani: ad esempio gli eroi Bonelli come Zagor e Tex in Turchia) e raffigurazioni di vario tipo sono ben presenti nel mondo islamico, e il rapporto con l'immagine è ben più complesso di quello che i tradizionalisti vorrebbero imporre.
Aspettando di conoscere nel dettaglio il respiro dell'operazione, il confine sottile tra libertà di espressione e rispetto del credo religioso sarà di sicuro evocato e ridiscusso, come ormai accade periodicamente. Secondo quanto annunciato dall'autore della versione a fumetti della vita di Maometto, tal Zineb, un sociologo franco-maghrebino, questa volta la storia è tratta dalle fonti storiche musulmane. È una novità interessante, ma che non mette al riparo da una satira dissacratoria: Maometto è ritratto dagli stessi musulmani come leader politico, capo militare ed eroe epico, con tutto quello che ciò comporta, oltre che come appassionato marito. E lo stile satirico della copertina e delle tavole pubblicate ieri non eviterà un percorso di dubbi, polemiche e accuse incrociate.
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