Condivido in larga parte quanto scritto dall'Autore nel commento di cui in oggetto (Quale futuro per il popolo ebraico?), ma penso che sia riduttivo di un problema più ampio.
Come italiano, senza fedi politiche o religiose, sono molto preoccupato per il popolo italiano dal momento che, negli ultimi anni, il nostro Stato (e mi costa uno sforzo chiamarlo "nostro") ha permesso il rientro in Italia di capitali derivanti da attività criminali chiedendo in cambio una tassa del 5% (scudo fiscale), ha pubblicizzato il gioco d'azzardo, favorendo un fenomeno grave di dipendenza dal gioco (sono circa 800.000 i giocatori "patologici" in Italia), ha permesso che le banche venissero rifinanziate a spese dei cittadini dopo aver giocato d'azzardo (e perso) con soldi pubblici e privati, ha attuato un programma di disinformazione e lavaggio del cervello collettivo attraverso i mass-media, ha approvato l'ingresso all'ONU di uno Stato che non esiste e che è rappresentato da fanatici, mercenari e terroristi, ha finanziato, tramite organizzazioni non governative, i suddetti fanatici-mercenari-terroristi con una cifra di circa 137 milioni di euro (pagati da noi cittadini contribuenti) mentre ha tolto 300 milioni alle Università pubbliche, giàsofferenti per mancanza di fondi. Ma anche tutto questo sarebbe riduttivo. In realtà, sono molto preoccupato per tutta la popolazione umana ed, in particolare, per gli uomini e le donne di buona volontà , perchè nel mondo si stanno abbandonando e dimenticando i buoni principi come l'onestà, la sincerità , la solidarietà , l'equità e la bontà .
Il mondo intero si sta piegando alla logica del ricatto ed alla cultura del compromesso e della convenienza sul momento.
L'unica arma che mi resta è¨ la mia benevolenza, ma non so quanto a lungo ancora durerà .
Walter
Concordiamo su tutto, tranne la chiusura. Oibò, ma chi è lei per esprimersi così ? L'Onnipotente ? Ci dica quando mai è esistito l'essere umano che rispondesse a quelle qualifiche che lei rimpiange, mai, dall'inizio dei tempi, non ci dirà che anche lei vuole creare l' ? quello perfetto, come scrive lei, anzi, dai buoni principi, onesto, sincero, solidale, equo, buono.. ma quando mai ! accontentiamoci dell'aggettivo 'civile', sarebbe già molto.
Auguri,
IC redazione