Proprio 2 giorni fa ho visto un lungo documentario su di lui ( Classic Sky) dove si diceva che egli si era iscritto non 1 ma 2 volte al Partito Nazista perchè aveva dimenticato di essersi già iscritto.
Quando dopo la guerra, negli anni '48-'49, apparve alla Scala non ricordo nessuna obiezione o commento sul suo passato: era immacolato. Non andò così per Furtwaengler, il suo grande avversario, il quale a fatica fu denazificato.
Noi loggionisti (gran parte dei quali musicofili ebrei come me, studente di conservatorio ) dovemmo convenire col commento del dr. Marcello Cantoni :"Sarà un nazista, ma che gran direttore!".
A quel tempo non ci ponemmo neanche il problema: come era stato possibile che uno dei due uscisse indenne dall'inferno nazista mentre l'altro rimaneva marchiato.
Secondo il servizio di Sky, Leonard Bernstein fu vicino a Karajan nei suoi ultimi anni malati ma qualcuno ha commentato molto bene:" Karajan era l'estetica, Bernstein ERA la musica".
In quanto all'arrogante e criticabile Barenboim (vedi Gaza ), odioso come uomo credo anche sul lavoro dove vuol fare tutto lui, è un genio come musicista, senza dubbio, sotto tutti i punti di vista. Direi che i tempi sono cambiati ma in peggio perchè oggi tutto viene amplificato e le sue opinioni devastanti hanno successo.
avii
Ricordi e riflessioni interessanti, ma l'intelligenza fa parte del DNA anche dei grandi criminali. Hitler, Stalin, Mao erano intelligentissimi, non a caso la definizione 'genio del male' è sempre valida.
IC redazione