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Gentilissima Redazione, con riferimento all'articolo di Michele Giorgio pubblicato il 14 dicembre sul Manifesto, penso che il Vostro commento, là dove accenna al suo contenuto ("due pagine ... per dire che la posta nell'Anp non funziona"), contenga una svista, e anche piuttosto paradossale per il Vostro sito. Se non erro, Abu Tur, o Abu Tor, è, come si evince anche dall'articolo di Giorgio, un quartiere a pieno titolo del municipio di Gerusalemme. Dunque, non credo che il servizio postale sia di competenza dell'Autorità Nazionale Palestinese. Che il problema esista, peraltro, non lo dice solo il Manifesto (di cui non sono una lettrice). Ne ho letto diverse volte anche sulla stampa israeliana: l'ultima, mi pare sul sito del Jerusalem Post, qualche mese fa, in occasione dell'intitolazione ad una cantante araba (non ricordo se egiziana o libanese) di una strada rimasta per molti anni senza nome. L'articolo indicava anche il numero, molto elevato, di strade ancora senza nome ed evidenziava i problemi che ne derivano per la consegna della posta, le citazioni in tribunale, i soccorsi e gli interventi della polizia. Dai siti della stampa israeliana mi è parso di capire che, nonostante gli sforzi fatti, specie negli ultimi anni, ci sia ancora molto da fare per unificare Gerusalemme anche sotto il profilo degli standard di servizio. Immagino che non sia facile trovare le risorse e ancora meno ottenere la collaborazione della popolazione interessata, ma credo che sia un aspetto da non trascurare per chi voglia difendere l'unità di Gerusalemme come capitale indivisibile dello Stato di Israele. Cordialmente, Annalisa Ferramosca Gentile Annalisa, lei ha ragione, ma se dovessimo correggere tutti gli errori - che spesso sono menzogne - del Manifesto dovremmo riempire le pagina di IC oltre ogni misura. Su Abu Tor ha ragione, sul fatto poi che nei territori dell'Anp non funzioni la posta non l'abbiamo criticato, anche perchè riteniamo sia compito loro e non di Israele preoccuparsene. Avevamo invece sottolinatao lo spazio enorme (due pagine!) dedicato a una notizia francamente minore, almeno per un pubblico non palestinese. quale riteniamo siano i lettori del quotidiano comunista.
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