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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Lettera aperta al Ministro Terzi 13/12/2012

copia di lettera inviata al Ministro degli Esteri Giulio Terzi:

Egregio Signor Ministro,
apprendo dello stupore Suo e dei Suoi colleghi dell'UE circa le frasi del leader di Hamas, Meshal, che auspica una Palestina liberata da Israele e che si estenda dal fiume Giordano al Mediterraneo. A questo proposito, considerando che anche Abu Mazen, leader dell'ANP, rifiutando di riconoscere Israele come stato nazionale degli Ebrei, covi, in modo più subdolo la stessa speranza di Meshal, è decisamente fuori luogo la Vostra "sorpresa".
Ma veramente credevate che il voto all'ONU avrebbe aiutato i moderati (difficili da scorgere in campo Palestinese)?
Possibile che tanti "esperti" di M.O. ancora non abbiano compreso che i Palestinesi (e gli Arabi in genere) rifiutano l'idea che esista uno Stato nazionale degli Ebrei in M.O.?
Possibile che non comprendiate che è solo combattendo questo insegnamento al rifiuto dell'Ebreo in un proprio Stato in M.O., inculcato agli Arabi fin da piccoli, si potrà veramente parlare di Pace? Invece di "sorprendersi", i governi eruopei farebbero bene a fare un bell'esame di coscienza, a decidere una volta per tutte a concedere ai Palestinesi aiuti "condizionati" a favorire la pace ed il riconoscimento di Israele (basterebbe adottare gli criteri di monitoraggio dei progetti finanziati con i fondi europei) e poi, solo a quel punto, potranno risultare autorevoli e affidabili (come Europei, intendo) per promuovere la pace e aiutare i "veri" moderati.

Daniele Coppin


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