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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.12.2012 Il 'cittadino' Abu Mazen ed il problema di De Magistris
Commento di Daniele Coppin

Testata: Informazione Corretta
Data: 10 dicembre 2012
Pagina: 1
Autore: Daniele Coppin
Titolo: «Il 'cittadino' Abu Mazen ed il problema di De Magistris»

Il 'cittadino' Abu Mazen ed il problema di De Magistris
Commento di Daniele Coppin

Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, con la complicità della sua Giunta, si “distingue”, ancora una volta, per protagonismo fuori luogo sulla questione israelo-palestinese. Qualche giorno fa, nel corso di una “seduta straordinaria” del Consiglio Comunale di Napoli dedicata alla “giornata di solidarietà con il popolo palestinese”, il Sindaco ha dichiarato che conferirà la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen, il Presidente dello Stato di Palestina. Qualcuno penserà che sono un pò “fissato” su De Magistris, eppure risulta sempre più evidente, se si scorre l’elenco delle iniziative e dei gesti compiuti e, soprattutto, da quelli “non compiuti”, dal Sindaco di Napoli, risulta chiare due cose: che De Magistris è filopalestinese e che ha qualche “problema” con gli Ebrei.
Che De Magistris sia filopalestinese non è cosa grave fintanto che, come qualunque altro cittadino, le sue idee in questioni di politica estera sono espresse in ambito privato.
De Magistris gode di tutti i diritti degli altri cittadini, compreso quello alla libertà di pensiero.
Ma, in quanto Sindaco, i doveri di De Magistris sono (o dovrebbero essere) maggiori di quelli dell’”uomo della strada”, dal momento che più importante è il ruolo, maggiori sono responsabilità e doveri. So bene che questo è un concetto poco diffuso in Italia, dove chi occupa posti di responsabilità ritiene, il più delle volte, che ciò gli consenta di “derogare” a gran parte dei doveri dei comuni cittadini e che gli permetta di fare ciò che vuole, secondo una visione che non risulta esagerato definire “assolutistica del potere” (della serie “adesso comando io e si fa come dico io”).
Il Sindaco di Napoli dovrebbe sapere che la Politica Estera è materia demandata dalla Costituzione al Governo nazionale. Eppure, nel corso del suo mandato di Sindaco, De Magistris ha assunto, a proposito della questione israelo palestinese, decisioni e toni non coerenti con la Costituzione.
Lo ha fatto quando, più di un anno fa ricevette (cito testualmente) “l’Ambasciatore di Palestina”, nonostante lo Stato di Palestina sia stato dichiarato tale, solo come 'osservatore', il 29 novembre di quest’anno in seguito al voto dell’ONU.
Un’altra presa di posizione discutibile del Sindaco e della sua Giunta, c’è stata quando, alcuni mesi fa, si è dichiarato contrario alla realizzazione di una linea ferroviaria in territorio israeliano contro la quale si erano dichiarati anche i Palestinesi.
Infine, con il sostegno alla flotilla per Gaza, oltre a dimostrare una totale ignoranza sulla questione, ha reso evidente la sua faziosità antiisraeliana, al di là di qualche ipocrita riferimento di facciata al nucleare iraniano ed alla dichiarazione di voler sostenere qualunque iniziativa favorevole alla Pace.
Ma, stavolta, con la dichiarazione di voler conferire la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen, il Sindaco di Napoli ha decisamente esagerato, considerato il passato del leader dell’ANP.
Forse il Sindaco non sa che Abu Mazen ordinò che ad Amin al-Hindi, il terrorista di Settembre Nero che pianificò la strage delle Olimpiadi di Monaco del 1972, in cui persero la vita 11 atleti israeliani, fosse tributato un vero e proprio “funerale di stato” e che allo stesso terrorista fosse dedicata una riunione plenaria del Quinto Consiglio Rivoluzionario di Al Fatah.
Non c’è che dire… un vero impegno per la pace!
Ma, probabilmente, De Magistris non sa neppure che Abu Mazen, nella sua tesi di dottorato in storia svolta presso il Collegio Orientale di Mosca nel 1982 e intitolata "La connessione tra nazismo e sionismo, 1933-1945" Abu Mazen abbia affermato quanto segue:
"Sembra che il movimento sionista sia interessato ad aumentare le stime dei morti a causa dell'Olocausto per averne un maggiore tornaconto. Questo li ha portati ad enfatizzare questa stima [sei milioni] per conquistare la solidarietà dell'opinione pubblica internazionale. Molti studenti hanno analizzato tale stima ed hanno raggiunto conclusioni sorprendenti, fissando il numero di vittime a poche centinaia di migliaia."
In pratica, un negazionista in piena regola. Come può De Magistris aver presentato e celebrato, nel gennaio 2012, la “Settimana della Memoria” e poi voler concedere la cittadinanza onoraria ad un negazionista? Probabilmente, la chiave di lettura per comprendere questa, per così dire, “visione schizofrenica” della Storia, dell’attualità e della politica la si può trovare nell’atteggiamento di De Magistris rispetto agli Ebrei.
In seguito alle elezioni amministrative del maggio 2011, De Magistris viene eletto Sindaco di Napoli. A settembre del 2011 De Magistris, in occasione della conclusione del Ramadan, si reca in Piazza Mercato per fare gli auguri alla comunità islamica, un’iniziativa senza dubbio corretta e nel solco del dialogo interreligioso necessario in un mondo che si evolve sempre più in senso multietnico. Infatti, iniziative analoghe furono intraprese in altre città, come, ad esempio, a Milano dalla giunta presieduta dal Sindaco Pisapia, che porse gli auguri alla numerosa comunità islamica milanese. Lo stesso Pisapia, pochi giorni dopo, in occasione del Capodanno ebraico, ebbe la sensibilità di porgere gli auguri alla Comunità ebraica della sua città, augurando anche la liberazione di Gilad Shalit, all’epoca ancora sequestrato da Hamas. Pisapia, anche quest’anno, ha rinnovato gli auguri agli Ebrei in occasione del Capodanno ebraico. Addirittura, Bersani ha avuto la sensibilità di fare gli auguri agli Ebrei italiani.
E De Magistris? Non pervenuto. Niente auguri, nessun riferimento a Gilad Shalit. Niente! A ciò si aggiunga che, in occasione della “Settimana della Memoria” del 2012, il Comune di Napoli pensò, con dubbio gusto e nessuna sensibilità, di concedere Piazza del Plebiscito, dove era stato collocato a mò di testimonianza “forte” un vagone piombato utilizzato per il trasporto degli Ebrei ai campi di sterminio, agli stand di una fiera mostra del cioccolato: cento metri di stand per il cioccolato ad occupare la Piazza davanti a Palazzo Reale e, in lontananza, in posizione defilata, visibile solo a chi lo avesse cercato, il vagone “testimonianza della Shoà! Se si aggiunge il fatto che, in occasione del Moked 2011, importante manifestazione dell’Ebraismo italiano che si teneva, in quell’occasione, a Napoli, De Magistris fosse stato invitato a partecipare ad un dibattito su legalità e amministrazione e che, all’ultimo momento diede forfait per “impegni urgenti” e che invitato con largo anticipo all’accessione della Channukia in piazza dei Martiri per il 15 dicembre prossimo, abbia declinato, con largo anticipo, l’invito già sapendo, evidentemente, di avere “importanti impegni”, risulta chiaro che De Magistris abbia qualche problema con gli Ebrei o, quantomeno, a “farsi vedere” con gli Ebrei rispetto ad una parte consistente del suo elettorato palesemente antisemita.
In ogni caso, nella speranza che De Magistris riesca a risolvere questo suo problema meglio di come afferma di risolvere i problemi di Napoli, sento il dovere di comunicargli il nome della sua “malattia”, una patologia comune a molti che si chiama antisemitismo. 


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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