Per Israele è un momento molto critico, il suo isolamento sempre più pesante. Il prossimo governo targato PD non sarà di certo più amico del governo Monti, che con il vergognoso voto all'ONU favorevole alla Palestina, ancor più vergognoso perchè frutto di decisione "monocratica", senza dibattito parlamentare , ha decretato di fatto di assoggettarsi a una politica filo-araba.
La Francia di Hollande è sulla stessa linea, dopo la parentesi Sarkozy.
Non parliamo della UE , compattamente schierata per bocca della Ashton su posizioni filo-palestinesi, se non filo-Hamas.
L'America di Obama , pur filoisraeliana di facciata, tenderà a muoversi su doppio binario.
Che fare?
Bisogna far leva sull'aspetto economico, perchè l'etica della solidarietà, della giustizia, della verità, non ha presa sulla gente, imbevuta di luoghi comuni e largamente antisemita.
Far sapere quanto ci costa mantenere Hamas e Co. come vengono spesi i milioni di dollari/euro, in questo periodo di forti spremiture economiche per tutti. In secondo luogo, bisognerebbe trovare una strada per abolire l'ONU e rispolverare una vecchia proposta dei radicali , che al posto dell'ONU (anch'esso quanto ci costa?) si creasse una federazione di Stati.
Chi volesse farne parte, dovrebbe rispondere alle più elementari forme di democrazia: libertà di parola, di culto, di voto, rispetto dei diritti umani.
Con queste mie parole spero di muovere un dibattito volto a cercare soluzioni : il bene di Israele è il bene di tutti, anche di quelli che non lo sanno.
annalisa rossi
Federazione di stati democratici ? magari ! ma la proposta radicale cadde nel vuoto, il che non vuol dire che non si possa riproporla. Ma da chi ? Chi fa il bello e il cattivo tempo è l'America, ma vista l'aria che tira è da escludere che sia interessata. Siamo realisti, andremo avanti così, per questo Israele fa bene ad andare per la sua strada. Come disse Ben Gurion ' Um Schmun ' che in ebraico vuol dire 'chissenefrega dell'onu.
IC redazione