" Giulio Terzi: che via vai alla Farnesina "
di Angelo Pezzana
a destra, Giulio Terzi e la Farnesina
Naor Gilon, ambasciatore d'Israele in Italia
ambasciatori in Italia di Turchia, Iran
Giornate intense, quelle dei giorni scorsi, per il nostro Ministro degli Esteri Giulio Terzi. La Farnesina è stata un via vai continuo di ambasciatori chiamati a colloquio per riferire su quanto avviene negli stati che rappresentano.
Il primo è stato l’ambasciatore siriano, “ l’Italia non può rimanere in silenzio di fronte ai massacri che avvengono in tutto il paese”, ha detto Terzi, aggiungendo “ è vero che le stragi sono iniziate da più di un anno, ma siamo stati molto occupati. L’ho convocata solo oggi, anche se mi rendo conto che avrei dovuto farlo molto prima”. Via il siriano è arrivato l’ambasciatore turco, al quale Terzi ha espresso le preoccupazioni del governo Monti in merito alla “ continua islamizzazione della Turchia, un paese nel quale le donne sono ormai obbligate a portare il velo se non vogliono essere licenziate dall’impiego pubblico, per non parlare della mordacchia messa alla libertà di stampa, con l’incarcerazione di un numero altissimo di giornalisti e la chiusura di tutti i giornali dell’opposizione”. Terzi ha poi concluso con un rimprovero, anche se bonario “ così non si entra certo in Europa”, ha detto, con una lieve pacca sulla spalla. Anche all’ambasciatore turco, Terzi ha fatto presente che l’Italia è da mo’ che si preoccupa di quanto avviene in Turchia, ma sa, ha aggiunto Terzi, abbiamo tante cose a cui pensare…
E’ stata poi la volta dell’ambasciatore egiziano, con il quale Terzi ha avuto un colloquio molto franco. “ le continue repressioni nel sangue che avvengono sotto la presidenza Morsi preoccupano il governo italiano, che non può restare in silenzio di fronte ai morti di Piazza Taharir”, esigendo quindi “ una immediata risposta dal governo del Cairo”, naturalmente, ha aggiunto “ appena il presidente avrà tempo, con tutti i problemi cha ha, faccia con comodo” ha concluso.
Ha poi ricevuto l’ambasciatore dell’Iran, al quale ha ricordato quanto la sensibilità del governo Monti sia messa alla prova di fronte alle continue impiccagioni e lapidazioni che avvengono sotto il regime dei Mullah. “ Non sta bene “, ha detto Terzi, “ non sa che siamo nel 21° secolo ?”. Di fronte all’ambasciatore meravigliato, per non compromettere i buoni uffici commerciali con Teheran, ha ordinato uno stock di tappeti persiani per rinnovare l’arredamento delle sale della Farnesina. La visita si è conclusa con una calorosa stretta di mano.
L’unico incontro teso, molto teso, è stato con l’ambasciatore israeliano Naor Gilon, e non poteva essere diversamente, vista la gravità di quanto sta avvenendo a Gerusalemme, nemmeno lontanamente paragonabile a quanto succede nei paesi sopra citati. Israele costruisce 3.000 alloggi nella propria capitale, è un affronto che l’Italia non può tollerare, ed il Ministro Terzi si è fatto forte del fatto che stava ripetendo quanto tutte le altre Cancellerie occidentali avevano affermato. " Vede" ha detto " non ci ho messo niente di mio ". Di fronte ad un gesto di tale gravità, che cosa poteva fare il nostro Ministro degli Esteri ? Si può comprendere qualsiasi crimine, accettare tutte le giustificazioni, ma quanto Israele ha compiuto è inammissibile, come ha potuto il Premier Netanyahu permettere che vengano costruiti 3.000 alloggi nella capitale, disubbidendo al divieto postogli da Abu Mazen, Obama, Hillary Clinton, e persino da Catherine Ashton, l'equilibrata Ministra degli Esteri europea ? Non sa che comportandosi così si è messo contro tutti, Usa, UE, tranne la Repubblica Ceca anche contro tutti i paesi europei, che hanno severamente condannato la decisione. “ Israele si comporta in maniera arrogante”, ha detto Terzi, ripetendo quanto già detto dai leader dei paesi occidentali. “ Israele si è isolato “, ha poi concluso, “ Era meglio se ubbidiva ai saggi consigli che tutti gli avevamo dato “. Soltanto la profonda buona educazione del Ministro ha impedito che il rimprovero si arricchisse di invettive peggiori. Motivate, a ben vedere, perchè il crimine di Israele è davvero imparagonabile di fronte alle situazioni che ha dovuto affrontare con i precedenti ambasciatori.
Coraggio, Ministro Terzi, non perda il suo buon umore, ci eravamo abituati alla sua immagine sorridente, la conservi.
Angelo Pezzana