Non riesco ad "accanirmi" contro Grossmann. Se non erro, durante la seconda guerra del Libano nel 2006 ha sostenuto le ragioni di Israele. Adesso vedo in lui solo un padre disperato per la perdita del figlio. Sempre con Israele. Saluti.
R. Razza
Ma neanche noi ci 'accaniamo' contro Grossman, ci mancherebbe ! Non essere d'accordo sulle sue analisi non è accanimento. Se Grossman ritiene di avere la soluzione del conflitto in tasca e di rappresentare l'opinione della maggioranza degli israeliani, perchè non si candida in un partito ? In una democrazia è il governo eletto dai cittadini a decidere quale scelta va fatta, non sono gli intellettuali, per quanto famosi possono essere. Sono decenni che Grossman scrive sui giornali quale deve essere la politica di Israele, ne ha tutto il diritto, ovviamente, ma come nessun governo ha il diritto di insegnargli quel che deve scrivere, altrettanto deve fare lui con il governo. Si faccia eleggere e dia battaglia nella Knesset. Le prediche troppo reiterate alla lunga stufano.
IC redazione