Il momento non è dei migliori. La disinformazione alimenta l'odio per Israele e questo alimenta l'antisemitismo. I media, primi responsabili della disinformazione dal momento che accettano, per orientamento ideologico, interesse o ignoranza, di far da megafono alla propaganda palestinese, minimizzano, quando non ignorano del tutto, gli episodi di antisemitismo che sempre più frequentemente si ripetono in varie parti d'Europa, Italia compresa. Il motivo di questo atteggiamento che non credo sia esagerato definire criminale, rasentando la connivenza con gli antisemiti, è da ricercare, a mio parere, con l'intento di evitare che l'opinione pubblica possa provare solidarietà con gli Ebrei e trasferirla ad Israele. Un disegno perverso diretto contro Israele, oltre a determinare un'idea sbagliata dello Stato degli Ebrei, rischia di favorire il riemergere del mostro antisemita. Credo che le lettere e le email ai media non siano più sufficienti per evitare questo sconcio. E' necessario farsi sentire dalle redazioni dei media, soprattutto di quelli più faziosi in chiave antiisraeliana, in modo più forte. Credo che delle manifestazioni sotto la sede, ad esempio del tg3 e di Rainews24, di Repubblica e dell'Unità, sono necessarie per sottolineare quanto sta succendendo. Possono ignorare una lettera, non un presidio, quantomeno perchè non lo ignorerebbero gli altri giornali, che ci premureremmo di avvisare, che riporterebbero la notizia. Cosa ne dite?
Daniele Coppin
Ottimi suggerimenti, qualche dubbio sulla loro possibile organizzazione. La città è Roma, dovrebbe muoversi l'associazione Italia-Israele.
IC redazione