Vorrei obiettare alle risposte date da S.Romano alla domanda riguardo Gaza -Israele del lettore sig Pepe.
Come al solito Romano omette verità, per far emergere alla fine sempre il suo appoggio ai palestinesi contro Israele ( guerra asimmetrica, poche vittime/tante vittime ecc)
Omette ,per esempio,di dire che Piombo Fuso non fu solo la risposta a centinaia di razzi , ma anche al rapimento di G.Shalit in territorio israeliano.
Non dice che l'Unifil ha del tutto fallito la missione per cui era stata creata: Hezbollah si è armato fino ai denti sotto gli occhi dei militari .
L'ultima guerra : certo Israele non ne è uscito completamente vincitore, perchè per vincere definitivamente (forse) dovrebbe impiegare tutta la forza di cui dispone, le vittime civili sarebbero troppe, e la pressione internazionale a cui è costantemente sottoposto lo impedirebbe.
Infine , Romano strabico ,vede la sproporzione di morti ( 1/100) ma non ne dice la ragione: ad Hamas non importa della vita umana, anzi più morti ci sono, più sa che è tutta pubblicità sui media amici, mentre Israele cerca di risparmiare vite, Hamas fa della popolazione scudi umani.
annalisa rossi
Fra tutti i nemici di Israele, Sergio Romano è uno dei più pericolosi, perchè è uno specialista di omissioni, dissimulazione, disinformazione, alternandoli con abilità. In questo modo riesce a ingannare i lettori che lo ritengono, spesso, uno storico equilibrato. Mentre è vero l'opposto.
I grandi giornali - un tempo si sarebbero detti borghesi - amano affidare posti di prestigio a personaggi simili. Il Corriere ha Romano, La Stampa ha oggi, V.E.Parsi (ieri aveva Igor Man e Barbara Spinelli, fino al punto che Calabresi ha istituito un 'premio Igor Man, che viene attribuito indistintamente a tutti i collaboratori del giornale), questo li fa sentire 'moderni', simili ai giornaloni europei, essere critici fino all'odio nei confronti di Israele è l'aspetto che hanno in comune.
IC redazione