Chi si ricorda della legge Scelba ? commento di Luciano Tas
Testata: Informazione Corretta Data: 27 novembre 2012 Pagina: 1 Autore: Luciano tas Titolo: «Chi si ricorda della legge Scelba ?»
Chi si ricorda della legge Scelba ? commento di Luciano Tas
Luciano Tas
Sul Corriere della Sera del 26 novembre Pier Luigi Battista, nel suo “Particelle elementari” (pag. 33) dedica la sua attenzione a ”I fan di Grillo e l’odio contro Israele”, là dove invero la serie di baggianate su Israele sulle pagine di Facebook legate a Beppe Grillo scivolano sempre più spesso su affermazioni che baggianate non sono, ma veri e propri reati. Per esempio, si può dire da parte di imbecilli che è “Israele, il più sanguinario schiavista folle governo che esista al mondo”, ma affermare che gli ebrei (attenzione, gli ebrei) “sono il popolo maledetto da Dio” e che “gli ebrei (.) da sempre comandano il mondo con ricchezza, capacità e cinismo”, questo sì, è davvero un reato, anche se nessuno sembra che se ne stia accorgendo. Eppure c’è una legge, la numero 645 del 1952, detta anche per brevità “Legge Scelba”, dal nome di un ministro democristiano e sicuro antifascista. La Legge Scelba fu tra le “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione”. In essa si afferma al suo articolo primo che commette un reato chi “svolge propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito (fascista) o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”. E seguita: “Chiunque promuove, organizza o dirige le associazioni, i movimenti o i gruppi indicati nell’articolo 1, è punito con la reclusione da cinque a dodici anni” e “chiunque partecipa a tali associazioni, movimenti o gruppi è punito con la reclusione da due a cinque anni”. E e se “fa uso della violenza le pene indicate nei commi precedenti sono raddoppiate”. La legge tratta anche della “Apologia del fascismo”, delle “Manifestazioni fasciste” (articoli 4 e 5), tutte punite con vari anni di reclusione e forti multe. Diciamo che fa benissimo chi denuncia sui propri giornali, come Battista su Corsera o Serra su Repubblica, l’affermarsi e il dilagare di quelle indicibili “associazioni, movimenti o gruppi” che vorrebbero riportare l’Italia e possibilmente il mondo agli anni e ai regimi che anche un dirigente (coraggioso) dell’ex MSI non esitò a definire “il Male assoluto”. Che questo male assoluto si lasci però prosperare è qualcosa di cui ci si può tutti preoccupare. Magari anche i Magistrati, che potrebbero dare una scorsa a quella Legge Scelba il cui testo è apparso nella Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 1952, n. 142. O risulta che sia stata abrogata?