Sicuri che i nostri lettori non seguono il settimanale OGGI, segnaliamo le pag. 10 e 11 del numero di questa settimana, dedicate alla guerra a Gaza, dominate dalla foto a tutta pagina di un palestinese di Gaza con in braccio un bambino morto (foto in alto) e titolazione, a caratteri cubitali, che recita : "Gaza, la strage dei bambini. Che cosa rischiamo se il conflitto si estende ?". Il tutto è corredato da un breve schema riassuntivo con la mappa dei razzi da Gaza e delle risposte israeliane. La didascalia recita : "Il conflitto è esploso dopo che un missile israeliano il 14 novembre ha ucciso Ahmed Jabari, esponente militare di Hamas".
Il conflitto è esploso perché Hamas continuava a lanciare razzi contro la popolazione israeliana. Israele, nel tentativo di limitare il numero delle vittime, ha adottato la tecnica degli omicidi mirati. Uno di questi è stato Ahmed Jabari, terrorista di Hamas. Che cosa significa 'esponente militare'? Hamas non possiede un esercito regolare, c'è forse un'ala non militare? L'obiettivo di Hamas è cancellare Israele. E' ovvio che, dopo che vengono lanciati quotidianamente razzi dalla Striscia contro lo Stato ebraico (14000 negli ultimi anni), quest'ultimo si difende.
Hamas, poi, utilizza scudi umani. Per questo motivo il numero delle vittime è sempre così alto. Ma su Oggi non c'è scritto niente del genere. Si legge solo di 'strage' di bambini. E quella che si sta consumando in Siria? Quella non merita attenzione?
Accanto alla foto a tutta pagina, c'è un pezzo di Giovanni Castellaneta (ambasciatore) che non fornisce informazioni utili a comprendere la situazione. Anzi, con poche righe attribuisce a Israele la stessa responsabilità di Hamas per il conflitto.
E' possibile mettere sullo stesso piano vittima e aggressore? Uno Stato ha il dovere di garantire la sicurezza dei propri cittadini. In quale altro modo avrebbe dovuto rispondere ai razzi di Hamas ?

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