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Informazione Corretta Rassegna Stampa
24.11.2012 L'Iraq alleato della Siria. Entrambi agli ordini dell'Iran
Comunicato di Mahmoud Hakamian, Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

Testata: Informazione Corretta
Data: 24 novembre 2012
Pagina: 1
Autore: Mahmoud Hakamian
Titolo: «L'Iraq alleato della Siria. Entrambi agli ordini dell'Iran»

L'Iraq alleato della Siria. Entrambi agli ordini dell'Iran
Analisi di Mahmoud Hakamian

Pubblichiamo un comunicato della Resistenza iraniana in esilio, di Mahmoud Hakamian, un documento che chiarisce bene le complicità fra Iran, Iraq e Siria.

Guardie rivoluzionarie iraniane

Su ordine dei mullah, il Premier iracheno  Maliki sta appoggiando Bashar al-Assad e sta aiutando l’Iran ad aggirare le sanzioni .
Il vice-portavoce del parlamento dei mullah: “E’ la potenza delle forze armate dell’Iran che sta emergendo ora a Gaza” Agenzia dell’IRGC ( Passdaran ):
· La politica dell’Iraq nei confronti della Siria è parte integrante delle relazioni tra Baghdad e l’Iran ·
L’Iraq permette all’assistenza iraniana di arrivare in Siria .....
l’Iraq rifornisce la Siria di petrolio a prezzi scontati ... i funzionari iracheni consentono alla forze paramilitari irachene di andare in Siria e appoggiare il regime siriano nella lotta contro i suoi oppositori ...
l’Iraq ribadisce costantemente i punti di vista dell’Iran ·
L’Iraq ricopre un suo ruolo nella vendita del petrolio e nel fornire valuta straniera all’Iran in modo che l’Iran possa acquisire beni proibiti dalle sanzioni ·
L’Iran ha usato la sua influenza per appoggiare il reinsediamento di Maliki contro i suoi oppositori
Con una confessione senza precedenti, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC/Pasdaran) del regime teocratico ha rivelato: l’appoggio di Maliki al dittatore siriano; l’invio di forze paramilitari irachene; l’invio di armi per la repressione del popolo siriano; la vendita di petrolio a prezzi di favore ad Assad, attraverso l’Iraq su ordine del regime iraniano; l’assistenza irachena al regime iraniano per aggirare le sanzioni internazionali e l’insediamento di Maliki come primo ministro con l’uso dell’influenza iraniana.
L’agenzia Fars, affiliata all’IRGC, ha scritto il 17 Novembre: “La politica dell’Iraq è parte integrante delle relazioni tra Baghdad e l’Iran ...
questo paese ha stabilito relazioni dirette con il regime siriano e ostacola l’ingresso di rifugiati siriani in Iraq ...
rifornisce la Siria di petrolio a prezzi scontati in modo che l’esercito siriano possa soddisfare i suoi crescenti bisogni ...
consente alle forze paramilitari irachene di andare in Siria per appoggiare il regime siriano nella lotta contro la sua opposizione ...
consente all’aiuto iraniano di raggiungere la Siria ...
ribadisce costantemente i punti di vista dell’Iran sul fatto che ciò che sta avvenendo in Siria è frutto di una cospirazione internazionale per trasformare la Siria stessa in un luogo adatto alle attività degli estremisti e in un rifugio sicuro per Al-Qaeda.”
Come ammesso dall’IRGC, il Governo dell’Iraq sta offrendo la maggior assistenza al regime iraniano per aggirare le sanzioni. L’agenzia Fars scrive: “Il Governo dell’Iraq ‘ricopre il suo ruolo nella vendita del petrolio e nella fornitura di valuta straniera all’Iran, in modo che l’Iran possa acquisire beni proibiti dalle sanzioni. Dopo la visita del Ministro della Difesa iraniano in Iraq ad Ottobre, l’Iran e l’Iraq hanno intrapreso una collaborazione nell’ambito della difesa e della sicurezza.
Il Ministro della Difesa iraniano afferma: ‘L’Iraq ha un ruolo speciale nella politica estera dell’Iran e nella sua attività diplomatica per la difesa.’” L’Agenzia dell’IRGC spiega così le ragioni di questo comportamento “da burattino”: “Questo ha avuto inizio quando l’Iran ha usato la sua influenza in Iraq per sostenere la continuazione del governo di Maliki, poiché vi si opponevano le élites sia degli sciiti che dell’Iraq.
Il risultato del cambiamento nella politica dell’Iraq e dell’opzione Maliki, è stato l’aumento della tendenza irachena a seguire le politiche dell’Iran e della sua rete di alleati regionali ed internazionali.”
Nel frattempo, Abu Torabi, vice-portavoce del parlamento del regime dei mullah ha detto: “E’ la potenza delle forze armate dell’Iran che sta emergendo ora a Gaza a rendere impotente il regime sionista. Non esiste alcun dubbio ormai per il mondo, che sia stata una conquista delle nostre forze armate a far sì che la macchina da guerra degli Stati Uniti si incagliasse in Iraq.” (Agenzia Fars – 18 Novembre 2012)

La Resistenza Iraniana ha messo in guardia già da molti anni contro la crescente influenza del regime dei mullah in Iraq ed ha rivelato molti documenti a questo riguardo, tra i quali la lista dei nomi di 32.000 mercenari iracheni al soldo del regime dei mullah.
Questa lista è stata pubblicata dalla Resistenza con molti dettagli come: l’ammontare del salario, il luogo della loro missione, conti bancari ecc. Nella lista ci sono centinaia di componenti dello staff del Primo Ministro iracheno, un grande numero di agenti e funzionari della sicurezza e alcuni ministri di Maliki.

Due massacri selvaggi, quattro anni di assedio disumano, torture psicologiche, lo sgombero coatto dei residenti di Ashraf e la trasformazione di Camp Liberty in una prigione per mano del governo iracheno, sono stati realizzati su ordine e per conto del regime iraniano.
Le confessioni dell’IRGC sono un avvertimento alla comunità mondiale a non chiudere più gli occhi di fronte alle ingerenze e ai crimini del regime iraniano nella regione, in particolare in Iraq e Siria e di intraprendere azioni immediate per fermare tale ingerenza.

 Mahmoud Hakamian,
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
19 Novembre 2012


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