domenica 20 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
24.11.2012 Stato palestinese all'Onu: l'Italia indecisa
La cronaca di Maurizio Caprara

Testata: Corriere della Sera
Data: 24 novembre 2012
Pagina: 13
Autore: Maurizio Caprara
Titolo: «Stato palestinese: L'Italia chiede una linea europea»

Si, no, certo,  ma anche.. ecco la linea in politica estera del nostro paese. Il Ministro degli Esteri Terzi riceve il cosidetto ministro palestinese Malki, venuto a Roma in cerca dell'appoggio italiano alla candidatura palestinese all'Onu, e, secondo antica tradizione, svicola. "Ci vorrebbe un voto europeo", dice Terzi, così semi accontenta Malki, non si sbottona, insomma non esprime il suo pensiero.
Ecco l'articolo di Maurizio Caprara dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/11/2012, a pag.13, con il titolo " Stato palestinese: L'Italia chiede una linea europea "

Giulio Terzi, Ministro degli Esteri

ROMA — Il «cessate il fuoco» tra Israele e Hamas su Gaza non elimina per l'Italia un problema: che cosa votare sulla risoluzione con la quale l'Autorità nazionale di Abu Mazen vorrebbe far salire alle Nazioni Unite la condizione della rappresentanza palestinese da delegazione di «ente» con invito permanente a quella di Stato osservatore non membro? A caldeggiare un «sì» alla proposta che verrà portata il 29 novembre nell'Assemblea generale a New York è stato ieri alla Farnesina il ministro degli Esteri palestinese Riad al Malki.
Ricevuto dal suo collega Giulio Terzi, l'inviato di Abu Mazen ha giudicato il colloquio «franco e amichevole». In pubblico Terzi ha affermato che la scelta italiana «non è ancora definita» perché il governo punta a una posizione comune dell'Unione Europea e reputa i negoziati israeliano-palestinesi «il principale binario» per un processo di pace.
Tra i 193 Paesi dell'Onu, Abu Mazen conterebbe su oltre 120 voti. Il governo italiano preferirebbe un'astensione europea. Qualora non la ottenesse, Israele, contrario alla richiesta palestinese, ha chiesto nei canali diplomatici di votare contro per bilanciare i favorevoli dell'Ue. I presupposti per una spaccatura non mancano: Svezia, Portogallo, Irlanda, Lussemburgo, Malta sono per il «sì», la Francia non lo esclude. La Repubblica Ceca tende verso il «no», Germania e Olanda potrebbero aggiungersi. Di astensionisti ne esistono, ma qualcuno teme che il rafforzamento di Hamas non debba indurre a indebolire Abu Mazen. Nell'attesa, Terzi si è premurato di dire: il voto «non va interpretato come un referendum tra Stato palestinese sì o no».

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT