Guerra a Gaza. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando ha diffuso un comunicato completamente sbilanciato contro Israele e zeppo della peggior propaganda anti israeliana. Quando Beniamino Lazar, presidente del COM.IT.ES d'Israele (Comitato Italiani Estero, in Israele) gli scrive per chiedere spiegazioni al riguardo, Orlando risponde con una lettera che sembra scritta sotto dettatura di un funzionario di Hamas.
Leoluca Orlando
Per scrivere al Comune di Palermo e protestare:
urp@urp.comune.palermo.it
Ecco il carteggio:
COMUNICATO DEL SINDACO LEOLUCA ORLANDO
(2012-11-15) COMUNICATO STAMPA
A nome della città di Palermo, chiedo che si fermi l’escalation di violenza che in queste ore sta colpendo la striscia di Gaza e che il Governo italiano e la comunità internazionale si attivino in questa
direzione.
Si tratta di un nuovo devastante attacco a pochi anni di distanza dall’operazione “Piombo Fuso” che ha già colpito duramente una popolazione ridotta allo stremo. Il nostro pensiero va agli abitanti di Khan Yunis, la seconda città della Striscia di Gaza, cui siamo legati anche attraverso un gemellaggio ufficiale, da un consolidato rapporto di amicizia per la cooperazione e lo scambio tra cittadini; siamo solidali e vicini alla comunità palestinese che vive e lavora nella nostra città e sta vivendo ore di ansia e preoccupazione per familiari ed amici.
Palermo è una città di pace: lo testimonia - anche in questo momento, sotto i bombardamenti - la presenza nella striscia di tre operatori di una Ong palermitana, il Ciss, che lì si trovano proprio per sviluppare un programma per aiutare i soggetti più vulnerabili – le donne, i bambini – a superare lo stress della guerra e il trauma che la ripetuta esposizione alla violenza ha lasciato in loro dopo “Piombo
Fuso”.
Ci auguriamo che questi nostri concittadini possano presto tornare ad una situazione di normalità e continuare a svolgere il loro prezioso lavoro di pace, insieme ai palestinesi con i quali quotidianamente
collaborano per costruire opportunità di sviluppo umano ed economico in una terra devastata da un conflitto interminabile.(15/11/2012-ITL/ITNET)
LETTERA AVV.TO BENIAMINO LAZAR PRESIDENTE DEL COM.IT.ES D’ISRAELE (VENERDI’ 16.11.2012)
Pregiatissimi Signori,
Mi permetto di scriverVi a nome del Com.It.Es. d’Israele (Comitato Italiani Estero, in Israele) di cui sono presidente, e in seguito al Comunicato Stampa che abbiamo letto poco fa e che riportiamo qui di seguito per Vostra opportuna conoscenza.
Leggendo questo Comunicato stampa si ha l’impressione, ma forse non la certezza, che tale Comunicato sia stato rilasciato dal Sindaco di Palermo, oppure dal Comune di Palermo.
A tale proposito vorremmo avere delle delucidazioni e dei chiarimenti in merito.
Se il Comunicato e’ stato rilasciato dal Comune di Palermo, ci sembra strano come in questo comunicato non venga fatto alcun accenno agli attacchi missilistici dei terroristi di Hamas, dalla striscia di Gaza, contro la popolazione civile dello Stato d’Israele. E in questa popolazione non pochi cittadini italiani o di origine italiana (e tra questi anche siciliani).
Mentre Vi scrivo queste poche righe, in diverse citta’ di Israele, si sentono continui allarmi e sirene per I continui lanci di missili di vario genere dalla striscia di Gaza contro la popolazione civile di Israele.
Con tutto il rispetto per la popolazione e gli abitanti di Khan Yunes e di tutta la striscia di Gaza , e per gli operatori della ONG palermitana, il Ciss, crediamo che prese di posizione unilaterali siano nocive e non creino quelle basi per costruire opportunita’ di sviluppo umano ed economico. Cio’ sara’ possibile quando la popolazione palestinese decidera’ di abbandonare definitivamente il terrorismo .
Ci auguriamo di poter ricevere dal Comune di Palermo e/o dal Sindaco dei chiarimenti immediati sulla natura di questo Comunicato Stampa.
Certo della migliore attenzione, porgo cordiali saluti.
Avv.to Beniamino Lazar
Presidente Com.It.Es. Israele
RISPOSTA DEL SINDACO ALLA LETTERA DELL'AVV.TO LAZAR (20.11.2012)
Gentile Avvocato Lazar,
il Comune e la comunità di Palermo hanno i propri capisaldi nei principi
della solidarietà, della convivenza pacifica fra i popoli e le culture, nel
diritto internazionale.
A questi principi e su queste basi abbiamo improntato la nostra azione, che
è azione convinta di promozione della Pace e del dialogo, di vicinanza alle
vittime della violenza, primi fra tutti i bambini.
Il comunicato cui fa riferimento è stato da noi diffuso nelle primissime ore
dell'attacco condotto dalle forze armate israeliane contro la città e
l'intera striscia di Gaza, attacco di cui, fin dalle prime ore, sono rimaste
vittime diversi civili tra cui molti bambini.
I morti accertati, nel momento in cui le scrivo, sono oltre 100 e i media
indipendenti parlano di ospedali pieni di bambini.
A questo attacco violento ed inaccettabile, che certamente si colloca al di
fuori del diritto internazionale, per le esecuzioni mirate, per gli attacchi
alla popolazione civile e per gli attacchi ai mezzi di informazione,
corrisponde una risposta altrettanto violenta ed altrettanto inaccettabile
da parte di Hamas, con il lancio di missili verso il territorio israeliano.
Nel momento in cui le scrivo, sono riportati tre cittadini israeliani
uccisi.
Rifiutiamo tanto l'una quanto l'altra violenza, aborriamo l'idea che le armi
continuino a tuonare da troppi decenni quando è evidente che solo il
dialogo, la diplomazia vera e il rispetto delle Risoluzioni dell'ONU possono
portare ad una soluzione duratura e stabile per la Pace nella Regione.
La nostra città ha un legame storico con la città di Khan Yunis, nella quale
sono presenti anche operatori di ONG Italiane che svolgono una importante
missione di supporto alla riabilitazione post-traumatica dei bambini.
E' ovvio che questo legame storico e duraturo, questa vicinanza concreta,
porti il nostro pensiero a quella città e quei cittadini, ma questo non vuol
dire che non sentiamo una vicinanza sofferta al dramma dei cittadini
israeliani, che non sentiamo una vicinanza alle vittime della violenza,
tutte le vittime di qualsiasi violenza.
La nostra città continua e continuerà ad essere impegnata perché si giunga
ad una soluzione pacifica del conflitto, che riconosca il diritto sovrano di
due Stati indipendenti, i cui popoli siano liberi da violenza e
condizionamenti nel pieno rispetto non solo del Diritto internazionale e
delle Risoluzioni ONU, ma anche e soprattutto del diritto alla vita.
Leoluca Orlando
LETTERA APERTA AL SINDACO PALERMO LEOLUCA ORLANDO (21.11.2012)
Gentile Sindaco Leoluca Orlando,
Non ho nessuna intenzione di dare avvio ad una corrispondenza tra noi , ma e' doveroso da parte mia portarla a conoscenza di alcuni fatti che dalla sua lettera mi fanno capire la sua totale disinformazione ( spero non pregiudizio) circa questo " attacco alla citta' e all'intera striscia di Gaza…attacco violento ed inaccettabile."
Deduco anche che lei non abbia mai preso visione dello Statuto di Hamas, al cui n. 7 incita alla distruzione non solo di Israele ma all'eliminazione di ogni ebreo nel mondo,
in un normale consesso democratico questo sarebbe definito antisemitismo puro ed un partito del genere non avrebbe mai potuto partecipare ad una libera elezione democratica.
Se conoscesse poi la carta di Dichiarazione d’Indipendenza dello Stato d'Israele, saprebbe che che fin dalla sua fondazione questo Stato ha teso la mano di buon vicinato a tutti i popoli che lo circondano , i quali, invece, per decenni non hanno mai desistito all'idea di cancellare Israele.
Nonostante l'odio, le continue guerre e crisi, Israele si e' sforzata, e non con poco successo, di costruire una societa' sana e democratica, spesso al servizio dell'umanita' con le numerose scoperte ed applicazioni nel campo agronomico, scientifico, medico, economico e vari altri, e vanta di annoverare numerosi premi Nobel grazie
all'investimento fatto da sempre nel campo della ricerca.
Lei scrive della crisi di Gaza come se fosse scoppiata all'improvviso una settimana fa. Nessun accenno ai 12 anni che l'hanno preceduta e delle responsabilita' dell'Egitto negli anni ancor prima del 1967 e del post 1979 con l'Accordo di Pace di Camp David , quando la Striscia di Gaza avrebbe dovuto reintegrarsi all'Egitto , che aveva dal 1948 alla Guerra dei Sei Giorni creato i campi profughi dei quali tanto si parla. Egitto che l'ha rifiutata e che ha ermeticamente chiuso il suo confine a sud, mentre Israele anche in guerra apre i suoi varchi per accogliere i feriti e per trasferire generi alimentari e medici.
Nessun accenno al fatto che dal 2005 nella striscia di Gaza non vive neanche un Israeliano.
Nessuna accenno al fatto che Hamas, considerata un'organizzazione terroristica non solo da Israele ma anche dall'Unione Europea, dagli Stati Uniti, Canada e Giappone, eletta democraticamente dai suoi abitanti, ha eliminato nel territorio della Striscia di Gaza con efferata violenza tutte le personalita' o organizzazioni che erano semplicemente piu' moderate, uccidendo esponenti dell'Olp ed avversari politici, creando di fatto due Entita' Palestinesi divise ed in guerra fra loro.
Dal 2005 Hamas avrebbe potuto usare tutti i sostegni economici , tradotti in molti milioni di dollari sia dell'UE che dell'Usa, per sviluppare le sue strutture e creare uno Stato indipendente , libero e sicuro e soprattutto epurato da Ebrei (Sharon aveva evacuato tutti gli 8.000 coloni della Striscia di Gaza), al contrario gli aiuti sono stati trasformati in armi micidiali tenute in magazzini sotto edifici pubblici, in prossimita' degli ospedali , scuole e istituzioni internazionali. E' stata costruita una sotto-Gaza fatta di arsenali e tunnel pieni di materiale esplosivo, missili, razzi e rampe di lancio.
Hamas avrebbe potuto cambiare i suoi programmi educativi ed i libri di testo che incitano all'odio contro Israele e gli Ebrei, per creare un'atmosfera di costruzione alla pace e alla convivenza.
Ma tutto questo non e' stato fatto, spesso con il tacito assenso delle numerose Ong che lavorano sotto il cappello ideologico anti-israeliano e che si foraggiano della piu' perversa propaganda anti-sionista.
Nel 2005 la striscia di Gaza non era sottoposta a nessun embargo che e' iniziato a causa di atti di violenza , terrorismo e della continua pioggia di missili che giornalmente sono lanciati su kibbutzim, villaggi, cittadine e citta', ospedali e scuole del Neghev, abitato da oltre 1 milione di persone, tutti obiettivi , come forse lei non sa, civili.
Questo e' il vero doppio crimine contro l'umanita' : bombardare civili e farsi scudo dei propri civili e dei propri adolescenti e bambini , questo certamente "si colloca al di fuori del diritto internazionale".
Fino al giorno prima dell''attacco" , come lei lo chiama, questi razzi e missili avevano raggiunto il numero di 12.000 , due giorni prima erano stati 101 e parecchi di loro forniti direttamente dall'Iran che per voce del suo Presidente, non manca un'occasione per declamare il disegno di distruzione d'Israele.
Non mi pare che Hamas si sia mai dimostrato paladino del dialogo e della diplomazia, basti vedere i numerosi programmi "super-educativi" relizzati nelle loro istituzioni.
Israele ha speso milioni di dollari per difendere la sua popolazione in tutti i modi possibili, dovere di ogni stato nei riguardi dei propri cittadini e mi stupisco che proprio lei, Sindaco siciliano che conosce da decenni la Mafia anche attraverso le orribili stragi di Capaci e di Via D'Amelio, non mostri nessuna sensibilita' per le conseguenze del terrorismo.
Come mai ci si mobilita solo in difesa di Gaza? Dov'e' la pietas nei riguardi di tutti gli altri crimini come quelli verso la popolazione siriana e tutte le altre migliaia di vittime civili, minoranze religiose ed etniche e cristiane che vivono nei vari paesi dell'Universo Arabo?
Mi viene quasi il dubbio legittimo che a muovere tutto cio' non sia tanto l'amore verso il mondo arabo quando l'odio verso quello ebraico.
E' vero che l'odio e la violenza non sono mai la soluzione, ma almeno ci conceda il diritto sacrosanto di difenderci.
Questo e' quello che Israele chiede al mondo che spesso con Israele e gli Ebrei volta la faccia dall'altra parte…
Dimenticavo, se avra' bisogno di informarsi meglio attraverso relazioni, filmati e documenti assolutamente super-partes, sono a sua disposizione.
Avv. Beniamino Lazar
Presidente Com.It.Es. Israele